Crolla l’affluenza in Puglia che registra il peggior risultato a livello nazionale dopo la Campania con il 64,16%, poco meno di 641mila elettori.
Votanti più pigri nelle grandi città e più vivaci nei paesini. Poggiorisini, il minuscolo centro della provincia di Bari, infatti, è il comune che fa segnare la maggiore affluenza. Dei 1.173 aventi diritto al voto, sono andati alle urne ben 980 elettori, praticamente tutti i residenti, con un’affluenza pari all’83,55%, superiore anche alla precedente tornata elettorale, quando l’affluenza registrata fu dell’83,15. A seguire c’è Palagianello, nel Tarantino, dove alle urne si è recato l’82,63% degli elettori. Ma spicca anche il grande senso civico degli abitanti di Montesanto Salentino, in provincia di Lecce. Qui, nei tre seggi elettorali allestiti in paese, si è recato l’81,01% degli aventi diritto. Solo tre comuni, in Italia, hanno fatto registrare percentuali di affluenza superiori a quella di Poggiorsini.
Brindisi, l’unico capoluogo al voto, è finita come da previsione al ballottaggio: saranno il candidato di centrodestra, Giuseppe Marchionna e quello di centrosinistra Roberto Fusco a contendersi la fascia tricolore il 28 e 29 maggio. A pesare è stata la spaccatura nel campo progressista con l’uscente Roberto Rossi, sostenuto da Verdi e Sinistra Italiana, che non è riuscito a passare al secondo turno. Il mancato accordo Pd-M5S si registra anche ad Altamura, Acquaviva, Monopoli e Mola. Ad Altamura la rottura con i grillini è la causa della mancata presentazione della lista del Pd, un vero e proprio “casus belli”. Il M5S, in particolare, s’era opposto a una candidata dem creando una spaccatura che ha poi prodotto la mancata presentazione del simbolo. Risultato: con Vitantonio Petronella si sono alleate otto civiche (quelle vicine a Emiliano e quella che ha accolto una porzione di Pd) più l’Udc che ora guidano la classifica in vista del ballottaggio con il 47%. La Lega non è riuscita a presentare la lista e il resto del centrodestra sta con Giovanni Moramarco che, a conteggi ancora in corso, insegue col 43%.
Il Pd manca la presentazione del simbolo pure a Noci dove sarà ballottaggio. Gran parte è confluita in Patto democratico, a sostegno di Francesco Intini, coalizione civica con molti “emilianisti” attualmente in testa, mentre un altro pezzo del Pd è al 23% e insegue con Fortunato Mezzapesa (Alleanza di sinistra). Quasi appaiati al terzo posto, con circa il 17% dei voti, il civico Paolo Conforti e Anna Martellotta, iscritta ad Azione ma sostenuta dall’intero centrodestra.
A Monopoli conferma “a valanga” per Angelo Annese del centrodestra con oltre il 70% delle preferenze, circa il 20% per il grillino Angelo Papio, il 6% per la civica di Piero Brescia e infine il dem Paolo Comes intorno al 3%. Per Annese è una riconferma a furor di popolo grazie anche all’appoggio del consigliere regionale Stefano Lacatena, passato nel centrosinistra con il governatore Emiliano. Da segnalare il caso di Casamassima, dove il centrodestra non è riuscito ad allestire una coalizione e, alla fine, si è imposto Giuseppe Nitti (lista civica) che ha staccato Nica Ferri (centrosinistra con Pd e M5s). A Bisceglie sarà ballottaggio è tra l’uscente Angelantonio Angarano (civiche di centrodestra) e l’ex Francesco Spina (con Azione, Lega, FdI, Udc e civiche). A Margherita di Savoia, comune con popolazione inferiore ai 15mila abitanti, è stato rieletto il primo cittadino uscente Bernardo Lodispoto, che è anche presidente della Bat, con una lista civica vicina al centrosinistra. A Otranto, infine, l’ex parlamentare Francesco Bruni ripropone buona parte della maggioranza dell’ex sindaco Pierpaolo Cariddi, travolto dalle inchieste giudiziarie, e si impone al primo turno.