L’area Covid torna alla Fiera ma ballano ancora 10 milioni: possibile contenzioso per la Regione Puglia

La Regione Puglia si appresta la prossima settimana a riconsegnare le chiavi dell’ospedale Covid ai legittimi proprietari della Fiera del Levante. Si chiude così la tribolata vicenda che ha portato alla costruzione del centro per le maxi emergenze inaugurato in piena pandemia, a gennaio 2021, e rimasto in attività fino a settembre 2022 assistendo circa 1.000 pazienti covid.

La struttura è finita anche al centro di un’inchiesta della Procura di Bari per i costi di realizzazione lievitati da nove a 25 milioni di euro. Nel frattempo nei giorni scorsi il Policlinico di Bari ha prelavato le ultime attrezzature rimaste nell’ex ospedale ormai semideserto. Una cinquantina di pezzi fra ventilatori polmonari, defibrillatori, apparecchi per la dialisi e due sale operatorie, materiali che finiranno nel padiglione di Asklepios III nel polo della chirurgia d’urgenza. Adesso c’è l’ultimo scoglio da superare per Regione Puglia ed ente Fiera, quello della riconsegna dell’immobile, passaggio delicato che s’annuncia a dir poco complicato.

L’agenzia regionale Asset, infatti, ha ultimato nei giorni scorsi l’inventario delle opere e dei macchinari con una tecnica in realtà virtuale 3D che ha fatto spuntare a sorpresa un lungo elenco di costi aggiuntivi per oltre dieci milioni di euro, il doppio rispetto alla stima iniziale. Nell’elenco delle lavorazioni c’è una cabina elettrica, l’impianto di pressurizzazione, rivestimenti esterni, coibentazioni e pavimentazioni esterne. Costose opere che rientrano nella manutenzione straordinaria impropriamente sopportate dall’ente regionale in luogo della Fiera proprietario dell’immobile. Di qui il rischio di un contenzioso economico e giuridico legato all’affitto mensile da 112 mila euro che la Regione ha versato per quasi due anni alla Fiera e che ora, alla luce delle ristrutturazioni non dovute, andrà rivisto se non restituito. Il tutto mentre i due enti devono decidere il futuro dell’ex ospedale Covid.

La regione Puglia punto su uno studio di fattibilità per riconvertire l’ex ospedale in centro permanente di formazione sanitaria per medici ed infermieri, ma anche in esposizione di prodotti sanitari e biomedicali. Un opzione che i tecnici regionali sostengono in base alla valutazione dei lavori eseguiti nei padiglioni del centro maxi emergenze tutti di ottima qualità. Di qui l’idea di non disperdere l’investimento e riutilizzarlo con finalità specifiche che, peraltro, non intralcerebbero l’attività fieristica. I vertici della campionaria, di contro, pretendono la restituzione degli spazi -circa 15 mila metri quadri in tutto- fondamentali per rilanciare la fiera non solo a settembre ma in tutti i mesi dell’anno. Due visioni diametralmente opposte che non lasciano presupporre nulla di buono per il futuro.

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