L’appello di Mario Turco: «Basta con le contrapposizioni. I Giochi a Taranto ora sono a rischio»

«Abbiamo la fondata preoccupazione che il commissariamento dei Giochi stia creando ulteriori rallentamenti e confusioni di compiti, mettendo a rischio lo svolgimento stesso della manifestazione sportiva, con un inevitabile danno d’immagine alla città di Taranto e la perdita di credibilità del Paese a livello internazionale». Ad affermarlo è il senatore del Movimento Cinque Stelle Mario Turco, in silenzio fino a oggi sulla diatriba accesa tra il Governo e il Comune sull’evento che, nel 2026, dovrebbe accendere i riflettori dello sport su Taranto.

«Negli ultimi mesi stiamo assistendo a una vuota e ingiustificabile diatriba politica a danno dei cittadini che non sta portando in alcuna direzione ma che, anzi, sta facendo accumulare ulteriore ritardo rispetto alle scadenze previste dal masterplan dei Giochi del Mediterraneo assegnati a Taranto grazie al lavoro del governo Conte II – afferma il senatore -. Ricordiamo che dal marzo 2022 il Comitato Organizzatore dei Giochi è in attesa dei fondi (150 milioni di euro), deliberati nel 2020 dal governo Conte II in seno al Contratto Istituzionale di Sviluppo (Cis), che all’epoca coordinavo in qualità di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, e poi stanziati con la legge n. 25/2022. Prima il governo Draghi e oggi quello Meloni hanno accumulato ritardi nel trasferimento di tali risorse già deliberate, nonostante i ripetuti annunci e le interrogazioni parlamentari presentate».

Turco ricorda che adesso si attende semplicemente una firma: quella al Dpcm i cui contenuti risultano già definiti nella delibera Cipe del 2020 e nella relativa legge di stanziamento. «Allo stesso tempo – prosegue il senatore – non si registrano novità neanche sul rafforzamento e miglioramento dei collegamenti stradali, ferroviari e aeroportuali in vista dei Giochi, così come si era originariamente programmato, sempre nel corso del governo Conte II. Anche su questo versante registriamo immobilismo, con il Ministro Salvini impegnato a costruire, sulla carta, il ponte sullo Stretto di Messina e non a fornire soluzioni concrete per le infrastrutture di servizio necessarie all’organizzazione dei Giochi di Taranto».

Il timore è che possa sfumare una grande opportunità per la città, con eventi svolti in altre città della regione perché non sono pronti gli impianti sportivi. «Rischiano di giocarsi nel pieno deserto di spettatori, dato l’isolamento in cui si trova il territorio – prosegue il vice presidente nazionale del Movimento Cinque Stelle-. L’autostrada si ferma a 30 km dalla città di Taranto e non ci sono idonei collegamenti ferroviari con il resto del Paese». Secondo Turco quello del Governo Meloni sarebbe un vero tentativo di frenare la riconversione economica della città «così come dimostra l’ennesimo decreto salva (ex) Ilva», conclude il senatore.

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