«Sta partendo una nuova programmazione europea che destina all’Italia delle risorse importanti, che non sono quelle che noi volevamo, perché quando sono state attribuite le risorse economiche all’Italia non si teneva conto di un’inflazione come quella attuale al 7-8%». Il presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha spiegato così il grosso limite della nuova Pac che rischia di ridimensionare gli investimenti delle imprese italiane.
L’incremento dei prezzi ha mandato in tilt anche la programmazione economica comunitaria che non può essere adattata all’andamento dell’inflazione. È anche su questo punto che ieri a Bari, in occasione dell’assemblea promossa da Confagricoltura, le aziende del settore hanno idealmente incaricato il ministro Fitto di agire all’interno del governo. A quest’ultimo Giansanti ha chiesto nuovi investimenti, al fine di compensare quanto perso in potere d’acquisto. «Serve una risposta immediata alle necessità degli agricoltori con risorse per nuovi investimenti e percorsi di sviluppo, favorendo la creazione di posti di lavoro», ha sottolineato.
Il numero uno nazionale di Confagricoltura si è rivolto anche alla Regione Puglia, invitandola a gestire in modo efficiente le risorse che arriveranno, seppure condizionate dai tagli al bilancio comunitario.
«Questa volta – ha aggiunto – lo sforzo che Regione Puglia, con i suoi imprenditori e il sistema delle imprese, deve fare è quello di destinare queste risorse agli imprenditori in maniera chiara, trasparente perché ci sono state delle annate che sono state caratterizzate da una serie di ricorsi, quindi mi auguro e spero che davvero stavolta la Puglia possa dimostrare di essere regione leader, come lo è già dal punto di vista della produzione agricole: pochi sanno che la Puglia, sotto il punto di vista di alcune produzioni, è l’eccellenza non italiana ma mondiale», ha concluso.
Il presidente regionale dell’organizzazione dei produttori agricoli, Luca Lazzàro, ha ricordato, inoltre, quelle che sono le emergenze da affrontare nel brevissimo termine per l’intero comparto. «L’incremento dei costi di produzione, la riduzione dei prezzi dei prodotti agricoli e le calamità atmosferiche», ha sottolineato. Ha evidenziato inoltre «il rischio derivante dalla recente riforma della Politica Agricola Comune (Pac) per i settori chiave dell’agricoltura pugliese». Lazzàro ha detto che «non bisogna arretrare di fronte alle sfide ma a cercare opportunità» e sottolineato «la volontà degli imprenditori agricoli pugliesi di investire in innovazione e sostenibilità per aumentare la competitività delle aziende, l’importanza delle infrastrutture adeguate, in particolare per la gestione delle risorse idriche».