Laforgia presenta il programma. «Spazio a periferie e servizi. Coalizione unita dopo le primarie»

Una platea di oltre 500 persone, un simbolo semplice bianco e blu: “Laforgia Sindaco”. Il terremoto politico degli scorsi giorni, innescato dalla decisione dei Viminale di inviare una commissione d’indagine a Bari per verificare eventuali infiltrazioni mafiose nell’amministrazione e nel caso sciogliere il Consiglio, non ha fermato la campagna elettorale del centrosinistra, che procede a passo spedito verso le primarie del 7 aprile tra Michele Laforgia, appunto, e Vito Leccese.

Ieri mattina è stato il turno dell’avvocato Laforgia di inaugurare ufficialmente la campagna elettorale, durante l’evento “Bari per tutte. Bari per tutti”, al PalaLaforgia del quartiere San Paolo, per illustrare i temi che saranno al centro del suo programma.

«Siamo nel PalaLaforgia, intestato a mio zio che era un grande uomo di sport – ha esordito il candidato sostenuto dalla Convenzione per Bari 2024 – Noi non abbiamo bisogno di commissari, dobbiamo essere padroni del nostro destino, forti di quello che abbiamo costruito e consapevoli di quello che c’è ancora da fare. Chi nega gli enormi passi avanti fatti dalla città e dalla regione negli ultimi vent’anni nega la realtà, e vuole farci tornare indietro». Per poi rivendicare il lavoro svolto dal centrosinistra, che «rimarrà unito alla fine», negli ultimi venti anni di amministrazione della Regione e del capoluogo.

«È merito nostro, di tutti quelli che hanno lavorato per il bene comune, spesso in silenzio e in modo anonimo. Il cambiamento è sempre frutto di una spinta collettiva, di un moto di popolo», Ma gli ultimi vent’anni hanno anche un nome e un cognome per Laforgia: «Michele Emiliano e Antonio Decaro. Perché, ci siano sempre amici o no, senza il loro impegno non saremmo qui oggi dopo vent’anni e questo glielo dobbiamo riconoscere. Siamo tutti candidati del centrosinistra, siamo tutti dell’alleanza progressista, degli iscritti ai movimenti e delle associazioni, compreso il partito Democratico, che è anche qui con noi».

La coalizione resterà unita, ha dunque rassicurato Laforgia dal palco del palazzetto. «La coalizione di centrosinistra è unita, resterà unita. E’ una coalizione molto larga. Bari in questo è un esempio probabilmente per altri posti in Italia in cui questa cosa non è stata fatta e non si riesce a fare. Adesso andremo a votare per le primarie, e comunque quale sia il risultato la coalizione rimarrà unita».

E sul tema Laforgia ha dedicato un passaggio anche alle recenti polemiche sulle parole del presidente della Regione Michele Emiliano, che sabato mattina, dal palco della manifestazione in supporto di Antonio Decaro, ha raccontato l’episodio di un incontro tra lui, Decaro (all’epoca assessore al traffico) e la sorella del boss Antonio Capriati.

«Le cose che si dicono da un palco, in un comizio, a volte non sono esattamente quelle che si pensano. Credo che Emiliano le abbia chiarite. Non ne farei una questione più grande di quella che è – ha aggiunto Laforgia – Il palco di ieri era importante per un’altra ragione, per tutte le persone che erano in piazza. Preoccupiamoci e occupiamoci di quelle, e non delle cose che si dicono».

E sullo scambio elettorale politico-mafioso ha aggiunto: «Molti cittadini sono arrabbiati e non vanno più a votare. Dobbiamo chiarire che ogni voto comprato è un voto venduto e noi dobbiamo avere il coraggio di guardare le persone in faccia e dirglielo. Ogni voto venduto – ha aggiunto – è una cambiale in bianco rilasciata a chi lo sta comprando, e sono spesso gli stessi criminali che poi passano all’incasso. Ma la città non è di nessuno, è di chi la abita, la vive e ci lavora. Nessuno se la deve riprendere, non stiamo facendo una lotta per comandare, ma per metterci al servizio della città».

Sul dettaglio del programma elettorale, spazio alle periferie, al verde urbano, ai servizi e alla polizia locale che devono essere distribuiti in tutta la città allo stesso modo senza creare cittadini di serie A o B. L’avvocato ha invitato anche ad approvare «il piano urbanistico generale, perché il governo del territorio è un grande atto di democrazia». Infine la sicurezza: «Dobbiamo garantire a tutti di non essere aggrediti, ma sicurezza è anche garantire una casa, servizi per i disabili e possibilità di fare un bagno al mare».

Ora la Coalizione è pronta ad affrontare le primarie, come ha ribadito anche Titti De Simone, presidente del Pd Bari. «In vista delle primarie la cosa importante è lavorare perché ci sia una grande partecipazione popolare, verso una costruzione di un programma per la città per i prossimi dieci anni che parta da quello che è stato fatto, ma rilanci anche in termini di innovazione per rispondere ai nuovi bisogni sociali. Qui – ha aggiunto – c’è una grande parte del popolo del partito Democratico, perché siamo tutti dalla stessa parte della costruzione di un rafforzamento delle ragioni del buon governo di questa città, ma rilanciando soprattutto in termini di partecipazione, apertura e ascolto».

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