«Un inciucio fra Pd e Forza Italia per mandare a casa il sindaco di Barletta». Non usano giri di parole i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia svelando una presunta alleanza politica fra il Partito democratico, all’opposizione, e Forza Italia, finalizzata a far cadere l’amministrazione guidata da Cosimo Cannito. Gigi Antonucci, Gennaro Cefola, Stella Mele e Riccardo Memeo puntano il dito contro quello che definiscono «odio umano e politico del Pd a trazione “Lanottiana”», riferendosi al presidente del Consiglio comunale e coordinatore provinciale degli azzurri, Marcello Lanotte.
La bomba ad orologeria
Quella innescata nelle ultime riunioni del Consiglio comunale e che era destinata a esplodere, fra mancanza del numero legale e rinvii. L’ultimo episodio risale ai giorni scorsi con le accuse da parte del capogruppo e del segretario di FI, Antonio Comitangelo e Giovanni Ceto, nei confronti di chi, secondo loro, avrebbe abbandonato l’aula «evidentemente irritato – riporta una nota – perché non è stato approvato un provvedimento che prevedeva i rimborsi anche per i viaggi degli assessori, nonostante siano lautamente pagati con oltre 4mila euro mensili». Ma gli esponenti di Fratelli d’Italia non ci stanno e passano all’attacco denunciando «menzogne populiste» del Pd.
La replica dei Dem
Rimandano le accuse al mittente i consiglieri del Pd. «La Barletta del centrodestra da due anni è caratterizzata da litigiosità e inconcludenza», dicono la capogruppo Rosa Cascella e i consiglieri Lisia Dipaola, Giuseppe Paolillo, Santa Scommegna, Adelaide e Massimo Spinazzola. «Piuttosto che sbraitare con fare aggressivo e fascista – aggiungono – agitando teorie complottiste che vedrebbero i cattivoni dell’opposizione a caccia dello scalpo del sindaco martire e dei suoi, i consiglieri del centrodestra farebbero bene a concentrarsi sul bene della città cominciando, magari, a togliere le mani dalle tasche dei cittadini».