Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la mozione sulla costituzione della “Grande Lecce” con i comuni dell’hinterland. «Siamo soddisfatti di aver riportato il dibattito politico su un tema di grande momento che, per quel che riguarda il centrodestra, sarà centrale nella prossima, vicina, campagna elettorale», dichiara Adriana Poli Bortone ideatrice del progetto.
La mozione è stata presentata da tutto il centrodestra, sottoscritta dal consigliere Gianluca Borgia e modificata con alcuni emendamenti tecnici dal sindaco Carlo Salvemini.
«La mozione è partita da riflessioni fatte in alcuni convegni con la partecipazione del professore Luigino Sergi e dalla considerazione che i comuni, oggi, versano in situazioni difficili sia sotto il profilo economico finanziario sia per l’erogazione dei servizi ai cittadini, sia per la riduzione oggettiva del personale», spiega Poli Bortone.
«Sul nostro territorio c’è stata una sola fusione di comuni: quella di Presicce – Acquarica del Capo. Le motivazioni per giungere all’aggregazione per fusione o per incorporazione sono tante, tra cui il perseguimento di economie di scala ed economie di scopo, nonché l’ottimizzazione del rapporto tra risorse utilizzate e prodotti ottenuti con un aumento dell’efficienza», evidenzia l’ex sindaca.
«Peraltro la fusione dei comuni gode, ed è cosa di grande importanza, di una forte incentivazione finanziaria sia da parte delle regioni che dello Stato, che prevede un intervento statale pari ad un massimo di due milioni di euro per 15 anni per aggregazioni inferiori ai 100mila abitanti e un massimo di ben 10 milioni di euro per 15 anni per fusioni di comuni superiori a 100mila abitanti. Lecce potrà dunque rendersi protagonista della promozione di questo grande, quanto importante progetto iniziando ad interloquire con i comuni dell’hinterland che, peraltro, già nel 2021 avevano tenuto un importante convegno sulla questione nel Comune di Monteroni», afferma la consigliera.
«La mozione impegna quindi l’amministrazione comunale a promuovere con sollecitudine tutti gli atti propedeutici alla costituzione della Grande Lecce, in considerazione dei vantaggi d’ordine finanziario e giuridico che potrebbe ottenere il territorio. Impegna altresì l’amministrazione a procedere alla redazione di apposito studio di fattibilità, necessario strumento conoscitivo che fornisce ai decisori politici elementi tecnici di valutazione sulla fusione dei comuni che intendono partecipare al progetto esponendo con massima obiettività vantaggi e svantaggi dell’operazione di fusione», sostiene la senatrice.
«Il centrodestra ha voluto proporre una visione del territorio per il futuro e la condivisione unanime del Consiglio comunale sta ad indicare che, qualunque amministrazione, dopo la primavera del 2024, sarà vincolata a portare avanti il progetto», conclude Adriana Poli Bortone.