La città che cerca il riscatto: a Foggia la carica dei candidati per superare lo scioglimento per mafia

Due differenti umori albergano nelle due più grosse coalizioni delle prossime amministrative per il rinnovo del Consiglio comunale di Foggia dopo il lungo commissariamento per mafia. Se da un lato il centrodestra di Raffaele Di Mauro appare ancora sottotono e molto concentrato a non dare adito a letture distorte che possano far ripiombare l’accampamento a trazione meloniana nell’alveo landelliano, dall’altro il campo largo progressista di Maria Aida Episcopo, forte delle sue 10 liste, vive questi primi giorni di campagna elettorale con un entusiasmo esibito, come se tutti sentissero la vittoria a portata di mano.

Al deposito ufficiale delle liste il M5S si è presentato con tutti i suoi candidati consiglieri. Il coordinatore provinciale Mario Furore annuncia l’arrivo di Giuseppe Conte, che potrebbe essere a Foggia per ben 3 volte. «La nostra è una lista davvero eterogenea che raccoglie i vari mondi della città e siamo orgogliosissimi di questi 32 candidati che vogliono cambiare le sorti della città e del Comune», afferma Mario Furore.

Grande lavoro di fedeltà ha fatto il coordinatore di “Con” Rosario Cusmai, per la prima volta non candidato al consiglio comunale dopo tanti anni. In lista solo persone nuove, mai elette. «Sono tutti convinti del progetto civico di Emiliano, che vede circa 600 amministratori della Puglia aderenti alla lista civica, in provincia di Foggia siamo 136, c’è un sentimento di aspettative, percepisco questo. La gente è scorata dalle vicende, ma un mese di campagna elettorale farà conoscere le liste e la candidata sindaca Episcopo troverà sicuramente apprezzamento».

Molto competitiva la lista di Azione “Tempi Nuovi”, che raggruppa popolari, calendiani, renziani e socialisti. «Noi non valutiamo se saremo i primi il nostro impegno sarà massimo, i candidati sono stati scelti con un certo criterio, è gente perbene nuova, servono tempi nuovi per Foggia», osserva Matteo Iacovelli, commissario di Azione. «C’è una rivoluzione per le forze politiche e post ideologiche, il nostro è un partito di ideali, che contempla il liberismo moderato. Siamo un porto sicuro nella coalizione di centro allargato. La nostra lista raccoglie un po’ queste anime in prospettiva delle Europee, andare da soli significherebbe essere perdenti. Siamo popolari, cattolici liberali e progressisti».

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