La Cgil Puglia contro l’autonomia differenziata: «Il Sud si unisca per contrastarla»

«Condividiamo e rilanciamo l’idea della presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone, degli Stati generali del Sud. La Regione Puglia se ne faccia promotrice. Le istituzioni, i soggetti della rappresentanza sociale, il mondo dell’associazionismo, facciano fronte comune e si mettano alla guida di un movimento che da tutto il Mezzogiorno si adoperi in ogni modo per respingere un provvedimento ingiusto e iniquo qual è quello dell’autonomia differenziata, che andrebbe ad aggravare i divari territoriali».

Lo afferma Pino Gesmundo, segretario generale Cgil Puglia, su quelle che potrebbero essere le eventuali proposte relative all’autonomia differenziata.

«Ben vengano le prese di posizioni che arrivano in queste ore da importanti esponenti delle istituzioni regionali pugliesi, ma è necessario – aggiunge – che tutta la classe dirigente e tutti i cittadini del Mezzogiorno facciano propria quella che è una battaglia di sopravvivenza. Se l’Italia ha ottenuto oltre 200 miliardi dal Next Generation Eu è per colmare quei divari territoriali esistenti tra Nord e Sud del Paese. Facciamo questi stati generali, facciamoli presto, la Cgil Puglia ci sta. E se il futuro Governo penserà di pagare la cambiale politica alla Lega approvando l’autonomia dei ricchi – conclude Gesmundo – saremo pronti alla mobilitazione».

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