La Basilicata piange Franco Vinci: «Addio a un padre costituente della Regione»

È stato uno dei protagonisti della vita politica a Potenza e in Basilicata: primo assessore alla Sanità, consigliere comunale e assessore nel capoluogo, autorevole dirigente della Democrazia Cristiana e anche presidente dell’Ordine dei medici. Franco Vinci, considerato uno dei padri costituenti della Regione Basilicata, è morto ieri a 97 anni.

Il personaggio

Medico di professione, primario all’ospedale psichiatrico “Don Uva” di Potenza e presidente dell’Ordine provinciale dei medici dal 1979 al 2006, Vinci è stato assessore regionale alla Sanità nella prima giunta Verrastro, cioè nel biennio 1970-1972. Consigliere segretario dal maggio 1974 fino al termine della prima legislatura e vicepresidente del Consiglio regionale nella seconda, cioè dal 1975 al 1980, “Franchino” era considerato uno degli eterni della politica potentina e lucana. Democristiano convinto, era vicino alla sinistra di base, grande amico di Angelo Sanza, parlamentare di lungo corso e addirittura sottosegretario alla presidenza del Consiglio nei governi Goria e De Mita tra 1987 e 1988. Dai giovani militanti del partito era considerato un punto di riferimento: anche dopo la fine della sua parabola politica aveva continuato a dispensare consigli alle “nuove leve” nelle immancabili telefonate settimanali.

Il ricordo

Cordoglio per la morte di Vinci è stato espresso dagli esponenti di numerose forze politiche presenti nel Parlamentino lucano e nel Consiglio comunale di Potenza, oltre che da vecchie conoscenze della politica nazionale. A cominciare da Peppino Molinari, deputato per dieci anni dal 1996 al 2006: «Non è retorica affermare che con Vinci finisce una bella generazione che ha segnato la storia della nostra regione. Non mi sento di dire, però, che con Franchino se ne va una storia: le belle storie rimangono scolpite nei cuori, le testimonianze non perdono forza e significato, perché Franco Vinci è stato tutto questo».

Il governatore lucano Vito Bardi, invece, ha parlato di Vinci come di «un medico e un uomo delle istituzioni» che «ha coniugato i due mondi con competenza, passione e dedizione, lasciando un segno indelebile nella storia della Basilicata». Secondo Angelo Chiorazzo, invece, Vinci è stato «un lucano vicino ai lucani che non ha mai smesso di occuparsi e seguire con attenzione profonda le problematiche della sanità della regione».

Infine il ricordo di Pierluigi Smaldone, presidente del Consiglio comunale di Potenza: «Franco Vinci è stato molto più di un semplice politico. È stato un uomo delle istituzioni nel senso più profondo del termine, un servitore dello Stato che ha sempre messo al primo posto il bene comune. La sua prestigiosa carriera, costellata da numerosi incarichi di responsabilità, è stata una testimonianza costante del suo impegno civile e della sua passione per la cosa pubblica».

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