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Ischia, Pichetto Fratin: «Sindaci in galera». Ma da Decaro non ci sta

Più manette per i sindaci: ecco la strategia di Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente, contro l’abusivismo edilizio che affligge territori come quello di Ischia. Una proposta che provoca la levata di scudi di Antonio Decaro, presidente nazionale dell’Anci e primo cittadino di Bari, secondo il quale «il commento del ministro è di una volgarità inaccettabile»…

Più manette per i sindaci: ecco la strategia di Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente, contro l’abusivismo edilizio che affligge territori come quello di Ischia. Una proposta che provoca la levata di scudi di Antonio Decaro, presidente nazionale dell’Anci e primo cittadino di Bari, secondo il quale «il commento del ministro è di una volgarità inaccettabile» e «denota una grave ignoranza dell’argomento».

All’origine dello scontro ci sono le dichiarazioni rilasciate da Pichetto Fratin a Rtl 102.5: per cancellare l’abusivismo edilizio «basterebbe mettere in galera il sindaco e tutti quelli che lasciano fare» perché «i sindaci non devono lasciar costruire». E non finisce qui: quanto alle case abusive, il ministro suggerisce di procedere alla confisca per poi «vedere caso per caso».

Immediata la replica di Antonio Decaro a nome di tutti i primi cittadini italiani: «Liquidare la questione scaricando tutta la responsabilità sui sindaci, addirittura auspicando che vengano “messi in galera”, è l’opposto di quello che un rappresentante delle istituzioni dovrebbe fare: ora dal ministro aspettiamo delle scuse». Decaro, infine, passa dalla protesta alla proposta: «Da anni chiediamo politiche attive per evitare lo spopolamento dei piccoli comuni e per contrastare il dissesto idrogeologico. I ritardi e gli errori si accumulano nelle fasi che precedono l’avvio dei lavori per la tutela del territorio: nell’erogazione delle risorse e nella programmazione. Fasi delle quali non rispondono i Comuni. Ci sono risorse ferme da anni per gli interventi di risanamento del dissesto idrogeologico che, come certifica la Corte dei conti, non vengono spese, e ora altre ne sono previste all’interno del Pnrr. Il governo e i suoi ministri dovrebbero preoccuparsi di accelerare e semplificare le procedure».

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