Con la proclamazione ufficiale di ieri sera inizia ufficialmente l’era di Pino Marchionna alla guida del Comune di Brindisi. Un ritorno, il suo, a trent’anni dall’esperienza sulla poltrona di primo cittadino durante l’emergenza esodo della popolazione albanese. Festa condita però dalle furiose polemiche innescate dal candidato sindaco di Movimento Regione Salento, Lino Luperti (che si è fermato al primo turno) e poi portate avanti anche dal Pd locale.
Luperti ha scritto al prefetto di Brindisi, al presidente della commissione elettorale e al segretario generale del Comune di Brindisi chiedendo di rinviare la proclamazione del primo cittadino, «almeno fino a quando verranno meno motivi di incompatibilità e fino a quando i poteri di firma nella società Santa Teresa saranno affidati a un nuovo amministratore unico».
Il riferimento è all’incarico ricevuto da Marchionna dalla Provincia. Secondo quanto denunciato da Luperti, il neo sindaco «il 30 maggio, in qualità di amministratore unico della società Santa Teresa spa ha sottoscritto degli avanzamenti di carriera (tramite innalzamento del livello, come da Ccnl) ad alcuni dipendenti. A distanza di alcune ore – si legge nella lettera di Luperti – lo stesso amministratore unico, nonché sindaco di Brindisi, ha rassegnato le dimissioni da amministratore unico della Santa Teresa spa nelle mani del presidente della Provincia Antonio Matarrelli. In data 31 maggio 2023, su invito dello stesso presidente Matarrelli, Marchionna ha revocato tali provvedimenti (già notificati ai diretti interessati) per una chiara questione di opportunità».
Luperti chiede anche di verificare l’opportunità di sottoscrivere promozioni «a personale di una società amministrata pure durante la sua campagna elettorale da Marchionna il quale ha anche attinto tra il personale della stessa Santa Teresa per la formazione della sua lista personale nella competizione amministrativa appena trascorsa». La polemica del neo consigliere di opposizione Luperti è stata sposata anche dal Pd locale. Il circolo David Sassoli definisce in una nota «davvero preoccupante la questione delle promozioni facili alla società pubblica Santa Teresa emersa in queste ore. Averle sospese su espressa richiesta del socio Provincia certifica inequivocabilmente l’inopportunità e la pericolosità delle determinazioni dell’amministratore Pino Marchionna». Il neo sindaco ha cercato di gettare acqua sul fuoco, spiegando che si trattava di promozioni già stabilite alla fine del 2022, quando Provincia e Regione hanno definito un accordo riguardante le biblioteche di alcuni capoluoghi di provincia in virtù del quale agli impiegati si riconosceva il passaggio al contratto Federcultura, più remunerativo rispetto al precedente. Gli atti propedeutici, ha spiegato Marchionna, sono stati avviati quando ancora non si parlava della sua candidatura a sindaco.