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In Puglia prende forma il grande centro di Fioroni: c’è anche Stellato. Si va verso l’intergruppo

Dopo Mennea e Clemente, con le valigie in mano dal gruppo regionale di Azione, ora è la volta del tarantino Massimiliano Stellato, consigliere regionale e comunale a Taranto. Stellato è a un bivio della sua esperienza politica con l’addio imminente a Calenda. Addio che presuppone il passaggio ad altre esperienze politiche. Un aggancio possibile passa…

Dopo Mennea e Clemente, con le valigie in mano dal gruppo regionale di Azione, ora è la volta del tarantino Massimiliano Stellato, consigliere regionale e comunale a Taranto. Stellato è a un bivio della sua esperienza politica con l’addio imminente a Calenda. Addio che presuppone il passaggio ad altre esperienze politiche.

Un aggancio possibile passa attraverso il Comune di Taranto dove le fibrillazioni della maggioranza di centrosinistra hanno fatto balenare l’ipotesi di allargare al gruppo di Azione, in particolare al consigliere Stellato. Una strada che il sindaco Rinaldo Melucci ha deciso di intraprendere nonostante proprio Stellato sia stato il “killer politico” di Melucci nel mandato precedente. L’operazione, però, è stata sottoposta al governatore Michele Emiliano che da mesi ha inserito Azione e tutti i suoi aderenti nella “lista di proscrizione” in tutte le esperienze amministrative in Puglia. Emiliano avrebbe ribadito la chiusura sulle alleanze con Azione, ma avrebbe aperto ad altre strade per favorire il riavvicinamento di Stellato alla maggioranza a Taranto e a quella della regione Puglia.

Il contenitore pronto è quello di Giuseppe Fioroni che da settimane ha avviato l’operazione dell’intergruppo a livello regionale con le prime adesioni ricevute dai consiglieri di Azione Sergio Clemente e Ruggiero Mennea, entrambe firmatari della Piattaforma Popolare-Tempi Nuovi, il network che unisce i democratici di matrice cristiana e popolare: un sodalizio creato per accogliere i transfughi del Pd che non si ritrovano nel partito di “sinistra-sinistra” di Elly Schlein. Fra questi figurano anche l’ex segretario regionale della Cisl Raffaele Bonanni, anche lui in partenza da Azione, l’ex assessore Alfonso Pisicchio e il civico Ninni Borzillo, attuale commissario dei consorzi di bonifica. Guardano con attenzione all’operazione l’assessore Sebastiano Leo, ma anche il consigliere Tammacco e il presidente della commissione Sanità Mauro Vizzino.

Un puzzle in via di definizione che potrebbe materializzarsi subito dopo i ballottaggi con lo scioglimento di Per la Puglia, il movimento che fa capo ad Emiliano, con la nascita del soggetto politico che fa capo all’ex ministro Fioroni. Un gruppo che vedrebbe la luce in Consiglio regionale con ben sei rappresentanti e a seguire nei territori con un’organizzazione verticistica in vista delle nuove scadenze elettorali del 2024, fra cui comunali di Bari, europee e regionali nel 2025. A conferma della tesi la tregua in Regione tra la maggioranza e i consiglieri di Azione sul caso del segretario d’aula.

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