Il web incorona Calenda: il leader di Azione protagonista in rete

È il leader politico che, tra l’8 e il 12 agosto, ha comunicato più intensamente attraverso i social network producendo un numero-monstre di post e tweet. Ma sono stati soprattutto gli interventi in cui annunciava la rottura dell’alleanza col Partito democratico e il successivo accordo con Italia Viva a far volare Carlo Calenda sul web. Il segretario ed europarlamentare di Azione è stato il grande protagonista della settimana politica in Rete che ha visto il suo engagement aumentare nettamente, con buona pace degli avversari di centrodestra e degli ex alleati di centrosinistra.

In una manciata di giorni, secondo il monitoraggio condotto da Arcadia, Calenda ha migliorato la sua capacità di attirare il popolo del web: l’engagement è cresciuto di due punti percentuali su Instagram (dal 18 al 20%), di uno su Twitter (dal 4,6 al 5,6%) ed è invece rimasto stabile su Facebook. Come ci è riuscito? La frequenza di comunicazione è stata senz’altro decisiva. Tra l’8 e il 12 agosto, infatti, Calenda ha pubblicato ben 135 tweet, più del doppio dei 66 “sfornati” dal leader di Italexit Gianluigi Paragone e più del triplo dei 43 firmati dal segretario dem Enrico Letta. I due post che hanno garantito a Calenda il più alto livello di attenzione sono stati quello in cui ha annunciato la fine del patto col Pd e quello in cui ha ufficializzato l’intesa con Italia Viva: segno che l’«alternativa seria e pragmatica al bipopulismo di destra e di sinistra» è un’opzione politica che interessa gli elettori attivi sul web. Ovviamente, a beneficiare della performance di Calenda sono stati i canali social di Azione e Italia Viva che, su Instagram, hanno visto il proprio engagement aumentare rispettivamente del 13 e dell’11%.

Ad adottare una strategia comunicativa particolarmente “aggressiva” sui social, comunque, sono soprattutto i partiti di centrodestra. Fratelli d’Italia svetta nella classifica della frequenza di pubblicazione con ben 430 tweet diffusi tra l’8 e il 12 agosto, seguita dai 209 post della Lega e dai 208 di Italia Viva. E questa strategia sembra pagare: la Lega vede aumentare i propri “like” su Facebook in modo esponenziale e così anche Fratelli d’Italia su Twitter.

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