Il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, partecipa, a Canosa di Puglia, a un convegno su lotta alle mafie e alla criminalità, “Conflitto all’ombra”, che si svolge al teatro “Lembo”.
L’esponente del governo, a margine dell’evento, organizzato dall’associazione “Switch On” in collaborazione con le locali sezioni del Rotaract Club e del Rotary Club, è intervenuto sulla riforma della giustizia annunciata dal Governo. «La separazione delle carriere era nel programma elettorale, come tutti gli interventi costituzionali che servono a rendere la giustizia migliore e più costituzionale, perché la separazione delle carriere è già in Costituzione», ha detto Sisto. Che poi ha aggiunto: «l’articolo 111 con molta chiarezza dice che solo il giudice è terzo e imparziale, gli altri sono giustamente autonomi e indipendenti, si tratta semplicemente di raccogliere l’input che già è nell’articolo 111 della Costituzione e renderlo operativo».
Sulla separazione delle carriere, il viceministro ha aggiunto che «il cittadino ha il diritto di vedere un giudice sulla cima del triangolo isoscele alla cui base ci sono, alla stessa distanza, pubblico ministero e avvocato della difesa». Un punto che Sisto definisce «un semplice percorso di geometria piana, che va realizzato con tranquillità e senza conflittualità». E ha concluso: «l’articolo 101 della Costituzione dice che i magistrati sono soggetti soltanto alla legge, quindi i magistrati si occupano di applicarla e il Parlamento si occupa di scrivere la legge».
Il viceministro è reduce da una riunione che si è tenuta ieri pomeriggio a Palazzo Chigi con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e il ministro della Giustizia Carlo Nordio proprio sulla Riforma della Giustizia.