Il risiko delle candidature in Puglia: Letta vede Emiliano e Decaro

È previsto in giornata a Roma l’attesissimo vertice fra il segretario Pd Enrico Letta e il governatore Michele Emiliano per affrontare la questione delle candidature alle politiche in Puglia. Una riunione che non sarà decisiva, ma poco ci manca considerando che la dead line per la presentazione delle liste è fissata per venerdì prossimo dopo la segretaria nazionale del Partito democratico. Di qui l’importanza cruciale del confronto a cui prenderà parte anche il sindaco Antonio Decaro, mentre non ci sarà il segretario pugliese del partito, il deputato Marco Lacarra. Obiettivo: ricucire lo strappo consumatosi dieci giorni fa quando il deputato Francesco Boccia, alla presenza di Emiliano e Decaro, mise alla porta i civici Con, Per la Puglia e Popolari, negando loro una rappresentanza nelle liste Pd, in particolare per il capo di gabinetto di Emiliano Claudio Stefanazzi.

L’ipotesi, filtra da ambienti romani, è trovare un compromesso ricavando uno spazio per quest’ultimo, ma lasciando pressoché inalterato l’elenco dei nomi già pronto per Senato e Camera. La griglia di partenza consegnata dal segretario Lacarra al Nazareno resterebbe così com’è stata presentata. Uno schema che, al momento, prevede nei listini proporzionali la conferma al Senato degli uscenti Francesco Boccia e Assuntela Messina, mentre alla Camera il vice presidente della giunta Raffaele Piemontese su Foggia, il collega Marco Lacarra a Bari, a Taranto Ubaldo Pagano, anche lui riconfermato, e su Lecce la presidente del consiglio regionale Loredana Capone. Il puzzle potrebbe essere ricomposto. Ma l’opzione iniziale di spostare, cioè la candidatura di Boccia in un’altra regione, sembra svanire. A prima vista il trasferimento è sembrato “indolore” con la senatrice Messina da scalare al primo posto del listino proporzionale del Senato e Stefanazzi numero due, ma con la certezza di avere il seggio tenendo conto del 25% assegnato in Puglia dai sondaggi al partito democratico, molto vicino a Fratelli d’Italia.

A ogni modo questa strada non è percorribile così come hanno lasciato intendere dal Nazareno. Di qui il piano B che il governatore Emiliano e il sindaco Decaro vorrebbero calare sul tavolo di trattativa con Letta. Obiettivo: rivedere da cima a fondo le candidature ribadendo che in Puglia il Partito democratico è sostanzialmente equiparabile alla forza elettorale e congressuale dei due leader pugliesi. Una forza misurata a più riprese – due volte alle regionali e a più riprese alle amministrative – con le civiche forze trainanti di un centrosinistra a campo largo che in Puglia ha funzionato molto di più che altrove. Partendo da questa premessa, Emiliano e Decaro puntano ad azzerare il quadro delle candidature avviando a stretto giro un nuovo percorso di selezione. Lo scenario prevede un ritorto al tavolo di trattativa con Francesco Boccia, ma anche con il segretario pugliese Lacarra per riesaminare uno per uno i profili e i collegi rivalutando i nomi da inserire sulla base di una spartizione equa che tenga conto del valore dei civici e del peso attuale del Pd. Una proposta che difficilmente Letta potrà accogliere, ma sulla quale si potrà avviare un ragionamento e, chissà, forse arrivare ad una mediazione.

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