Dopo giorni di silenzio sono tornati a parlare il governatore Michele Emiliano e il sindaco Antonio Decaro, entrambi alle prese con la fase post elettorale che impone di ridisegnare le strategie e il futuro politico del Comune di Bari e della Regione Puglia. L’incontro è avvenuto l’altro giorno a villa Framarino, nel parco di Lama Balice, nell’ambito della cerimonia in ricordo di Maria Maugeri, assessora al Verde del Comune di Bari scomparsa sei anni fa. Cosa si sono detti? Uno scambio di battute di cortesia, nulla di più, dicono dai rispettivi entourage. Ma è chiaro che il colloquio ha toccato i temi caldi dell’agenda politica, a partire dal congresso nazionale del Partito democratico.
Decaro sarebbe interessato a giocarsi la partita, ma per ora vuole restare alla finestra forse in attesa che si brucino i nomi in campo fra cui quelli di Bonaccini, Ricci e De Micheli, ma anche quelli in penombra. Emiliano ha garantito pieno appoggio all’eventuale corsa di Decaro, nel caso anche con la fondazione di sana pianta di una nuova corrente ad ispirazione meridionalista da inserire nel nuovo partito da rifondare. Ma un punto, forse decisivo, divide i due leader. Il governatore è convinto della necessità di un nuovo Pd che deve guardare decisamente a sinistra, verso i Cinque Stelle, l’alleato privilegiato per costruire la futura alleanza progressista contro le destre. Decaro, invece, è molto più cauto, così come ha affermato nel post su Facebook all’indomani del 25 settembre. In quell’occasione il sindaco di Bari ha attaccato a muso duro la logica delle correnti Pd, gli errori della campagna elettorale e delle candidature, ma senza citare Conte né grillini né tanto meno il Terzo Polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi. Un caso? Non proprio, secondo gli osservatori, considerando l’asse storico fra Decaro e Renzi. L’ex premier, infatti, fu il primo a lanciare il sindaco di Bari nell’agone nazionale con la nomina a presidente dell’Anci e a consolidare i rapporti nonostante le diverse strade prese da ognuno successivamente.
Nello scambio avuto l’altra sera ha trovato spazio anche il tema delle regionali 2025. Emiliano, come si ricorderà, qualche giorno fa ha di fatto candidato ufficialmente Decaro per la sua successione. Il sindaco di Bari, però, è rimasto sulle sue, non senza imbarazzo, probabilmente perché è dell’avviso di arrivare alla candidatura regionale seguendo il percorso tradizionale del confronto in coalizione ed eventualmente con l’apertura dei gazebo delle primarie. Si tratta, ovviamente, di un primo confronto, peraltro informale, dei tanti che d’ora in poi si alterneranno per definire le carriere politiche di ciascuno e gli equilibri nel centrosinistra pugliese. Un dialogo decisivo dal cui esito dipenderanno molte decisioni importanti, a partire dal rimpasto di giunta alla regione Puglia. Il primo step nella maggioranza regionale è previsto lunedì prossimo tre ottobre con un doppio vertice programmato: alle 17 Emiliano incontrerà la delegazione dei Cinque Stelle, alle 18.30 il Pd, le civiche e il resto degli alleati.