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Il Pd presenta la “Carta di Taranto”: pronte 300mila assunzioni negli enti pubblici

Non solo 300mila nuove assunzioni nella pubblica amministrazione ma anche creare un ufficio associato per la trasformazione digitale dei piccoli comuni e lanciare un piano nazionale straordinario dedicato alla formazione e aggiornamento dei dipendenti. La “Carta di Taranto-Manifesto per il Sud e per le Isole” è un sunto del programma del Partito Democratico. Perlomeno per…

Non solo 300mila nuove assunzioni nella pubblica amministrazione ma anche creare un ufficio associato per la trasformazione digitale dei piccoli comuni e lanciare un piano nazionale straordinario dedicato alla formazione e aggiornamento dei dipendenti.

La “Carta di Taranto-Manifesto per il Sud e per le Isole” è un sunto del programma del Partito Democratico. Perlomeno per quanto riguarda il Mezzogiorno. Un focus specifico riguarda la sanità. «Il nostro obiettivo – si legge nel documento – è portare entro il 2027 la spesa in sanità al 7% del Pil (nel 2023 si stima sarà del 6,4%), allineandoci progressivamente ai grandi paesi europei. Perché non è accettabile un modello dove le cure sono accessibili solo a chi può permettersele».

Un punto centrale nei programmi del Pd riguarda la detassazione per chi assume al Sud. Un provvedimento nato in seno all’Unione Europea in seguito alla pandemia e che è stata rinnovata in seguito alla guerra in Ucraina. Adesso il Pd propone di «rendere strutturale il taglio del 30% dei contributi previdenziali per le lavoratrici e i lavoratori del Mezzogiorno». Infine, sempre in merito agli investimenti, il Pd punta a rafforzare le Zes, le Zone Economiche Speciali. «L’obiettivo – si legge – è quello di attrarre le aziende e stimolarle ad investire sempre più nel Mezzogiorno attraverso misure concrete fondate su incentivi fiscali, come il dimezzamento della tassazione sulle imprese (Ires); semplificazione amministrativa e burocratica per l’avvio di nuove attività economiche, e rafforzamento delle infrastrutture nelle aree industriali, portuali e retroportuali».

Infine la transizione ecologica e la gestione delle acque. Il Pd si pone l’obiettivo di predisporre un Piano Nazionale per l’acqua e la siccità, che parta dall’Istituzione di una cabina di regia nazionale presso Palazzo Chigi per coordinare e portare a termine gli investimenti previsti dal Pnrr nel settore idrico (4,3 miliardi) e le risorse nazionali stanziate per il Piano Invasi. «All’interno del Piano per il Sud – si legge nel Manifesto – saranno particolarmente importanti oltre agli investimenti per ridurre le perdite della rete idrica e potenziare la rete fognaria, anche le opere per la costruzione di desalinizzatori, che sono di interesse strategico».

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