Il merito nella governance: in Puglia la proposta di legge della Lega

Una legge per riformulare le regole della governance delle società pubbliche e partecipate. È questo il contenuto della proposta presentata questa mattina, nella sala stampa del Consiglio regionale, da Davide Bellomo, Rossano Sasso, Toti Di Mattina e Anna Rita Tateo e dal capogruppo di via Gentile, Giacomo Conserva. La proposta, cucita sull’impronta del decreto legislativo 175, rimarca i requisiti di “professionalità” e “onorabilità”, ribadendo che, sia in caso di commissariamento che in caso di nomina ad amministrare società pubbliche, il soggetto abbia «maturato un’esperienza complessiva di almeno un triennio» in settori attinenti a quello della nomina, in attività professionali in società comparabili per dimensioni o complessità, attività di insegnamento universitario o funzioni amministrative e dirigenziali presso enti pubblici o pubbliche amministrazioni operanti in settori attinenti.

«Dopo le vergognose vicende dell’Arpal – ha commentato l’onorevole Bellomo – abbiamo pensato di formulare questa proposta di legge che rimarchi i requisiti di onorabilità e professionalità. Oggi stesso, al Comune di Bari, dove si sono verificate vicende simili a quelle della Regione, verrà presentata una mozione vertente sui medesimi punti». La legge, qualora venga approvata in Consiglio, non presuppone però la caduta immediata o l’innominabilità del dg di Arpal Cassano, che, da cinque anni al vertice dell’Agenzia, avrebbe maturato i requisiti per controllarla.

«La legge – conclude Bellomo – non è retroattiva ma diventa decisiva nei controlli annuali che la Regione è chiamata a fare sui propri dirigenti».

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