È arrivata ieri pomeriggio a Borgo Egnazia la premier Giorgia Meloni, ha lasciato al suo vice l’onere di presiedere il Consiglio dei ministri che, a Roma, nelle stesse ore finanziava ore di straordinario e assunzioni ad hoc per il Vertice. E infatti ci sarà un ulteriore dispiegamento di forze per garantire la sicurezza tra Bari e Brindisi: 1500 uomini in più – che si aggiungono ai 6.800 già operativi sul territorio nazionale – saranno impegnati fino al 18 giugno per garantire una cornice di massima sicurezza in occasione del vertice dei capi di Stato. Lo ha deciso il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto al Viminale dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
La premier a Fasano
In Puglia appena arrivata la premier ha incontrato alcune delegazioni di paesi esteri che sono già nella regione e non si esclude che potrebbe concedersi qualche tempo di relax, considerando che le elezioni sono ormai alle spalle. Ora infatti c’è da pensare solo al G7, che non sarà di facile gestione, sia considerando i primi problemi da affrontare (non da ultimo quello dello scandalo della nave alloggio Magic Mykonos per le forze dell’ordine).
Le criticità
Due sono i fronti da monitorare: quello del rischio di attentati e le proteste dei movimenti ‘No-G7′ che potrebbero essere infiltrate da anarchici ed antagonisti intenzionati a rompere l’ordine pubblico nelle manifestazioni programmate. In tutto questo si aggiunge il delicatissimo ruolo del Papa che sara’ al G7 venerdì pomeriggio. Alle 11:30 e’ previsto il decollo dall’eliporto del Vaticano e l’atterraggio a Borgo Egnazia e’ previsto alle 13.
Il Pontefice e la pace
In un solo giorno il Papa conta di intervenire nella sessione dedicata all’Intelligenza artificiale, un tema che ha scelto lo stesso Pontefice e che sarà legato alla guerra, ma anche di tessere speranza tra i grandi leader del mondo. Il rientro in Vaticano e’ previsto alle 20:30. Bergoglio avra’ anche incontri bilaterali con diversi capi di Stato che hanno chiesto di incontrarlo. Certamente vedra’ il presidente Usa Joe Biden, come aveva in questi giorni confermato il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin. E non e’ escluso anche un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L’obiettivo di Papa Francesco è creare un ponte di pace. Ma non è facile, sul G7 spirano venti di guerra.