Il futuro del Pd, Decaro: «Prima si ricostruisca l’identità. Poi si penserà alle candidature»

«Questo è il momento in cui il Pd deve decidere cosa deve rappresentare, deve ricostruire la propria identità. Prima cerchiamo di avviare un percorso verso il congresso e cerchiamo di capire ognuno di noi che idea ha del partito e poi si penserà alle candidature». Lo ha detto il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ospite della trasmissione Tagadà su La7, rispondendo a una domanda se si candiderà al congresso del Pd.

«Il Pd se vuole continuare a interpretare i bisogni e i sogni dei cittadini deve cambiare registro», ha chiarito il primo cittadino. «Nonostante noi abbiamo avuto consenso di un punto superiore rispetto al 2018. Il congresso si fa sui temi, non sui nomi. Il Congresso fino ad oggi è servito per prendere una percentuale che ti assicura di avere tra cinque anni la stessa percentuale di candidati in parlamento. Se vogliamo continuare a fare così io credo che la percentuale di consensi scenderà, altrimenti dobbiamo fare un congresso sui temi. Ci sono le mozioni in cui ognuno spiega cosa vuole fare».

Il Partito democratico, per Decaro, deve «guardare ai cittadini, né a Conte né a Calenda. Il Partito democratico deve interpretare i bisogni e le aspirazioni dei cittadini e dare delle risposte. Bisogna costruire un nuovo legame, una nuova relazione anche passando da un congresso che si svolgerà a breve».

Poi si potrà parlare di nomo, «altrimenti sembra X Factor: ci sono i candidati, si candida quella persona, si candida quell’altra persona. Prima cerchiamo di riavviare un percorso, cerchiamo di capire le risposte che dobbiamo dare ai nostri cittadini, al nostro Paese», ha concluso.

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