Il diktat dei civici pugliesi al Pd: «O con noi o con i grillini». Scalera verso l’intergruppo centrista

Continuano le grandi manovre all’interno delle liste civiche pugliesi in preparazione delle comunali a Bari del 2024 e delle regionali del 2025 o, come sostiene più di qualcuno, nel 2026. Alla regione Puglia si lavora per la creazione dell’intergruppo di centro legato all’ex ministro Fioroni. Un contenitore politico aperto ai moderati di tutte le “etnie” avallato dal governatore Emiliano, ma attualmente ancora in rampa di lancio. All’interno dovrebbe confluire la pattuglia di “Per la Puglia”, il simbolo creato dalle ceneri dei Popolari, sigla scomparsa dal consiglio regionale dopo il recente addio del consigliere regionale Francesco Lanotte e l’opzione esercitata dall’assessore al personale Stea – unico superstite dei Popolari – che ha scelto di restare assessore e non capogruppo della stessa civica.

Intanto lo stesso Lanotte, rimasto in Italia Viva pur avendo aderito al gruppo misto di minoranza, è tornato sui suoi passi rispetto all’ipotesi di passare nell’intergruppo dopo aver dato l’iniziale disponibilità. Al suo posto è partito l’aggancio del consigliere regionale Antonio Scalera de la Puglia Domani. Scalera sta valutando il gran salto, ma vorrebbe una contropartita politica (presidenza di commissione, altre nomine, un posto in giunta?). Sia come sia l’assessore al lavoro Sebastiano Leo, uno dei promotori dell’intergruppo, ha chiesto di accelerare la costituzione che potrebbe vedere la luce la prossima settimana.

Oltre a Leo confluiranno i consiglieri regionali Tammacco, Vizzino, gli ex di Azione Ruggero Mennea e Sergio Clemente con l’ipotesi di allargare alla lista Con. Qui, però, resta in piedi la questione Michele Boccardi, l’ex parlamentare di Forza Italia a cui i vertici di Con vorrebbero affidare il coordinamento regionale della civica in vista di possibili incarichi futuri, ad esempio la candidatura a sindaco a Bari. Tuttavia dopo i contatti e gli incontri delle scorse settimane la trattativa sembra essere finita su un binario morto nonostante l’appoggio dei vertici di Con: l’assessore allo sviluppo Alessandro Dellinoci, il consigliere delegato all’Urbanistica Stefano Lacatena, il consigliere Tupputi.

Intanto sono partite le consultazione al comune di Bari in vista dell’appuntamento elettorale. Il sindaco Antonio Decaro ha riunito la maggioranza per capire su quante liste potrà contare il centrosinistra nel 2024. Decaro ha allargato per la prima volta anche i Cinque Stelle, ma il possibile ingresso in coalizione dei grillini ha scatenato il putiferio fra i civici. Le civiche puntano ad un asse con il Pd, ma senza l’ala grillina che vorrebbero scalzare per capitalizzare il grande consenso delle recenti amministrative in cui hanno guidato alla vittoria il centrosinistra in moti comuni.

In tutto questo si arricchisce il toto nomi per la successione di Decaro. In prima linea ci sono gli assessori della sua giunta: Paola Romano in quota Schlein per il Pd, Pietro Petruzzelli, Francesca Bottalico, il deputato Marco Lacarra, ma anche l’ex presidente della Provincia, Francesco Schittulli, sponsorizzato da un pezzo delle civiche che fanno capo a Fabrizio Daddario, manager della Sanitaservice.

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