Blitz ieri in Commissione regionale sulla proposta di legge per i crediti incagliati, a firma del capogruppo del Partito democratico Filippo Caracciolo. I sei testi precedentemente presentati sono stati sostituiti da un nuovo ddl composto da tre articoli frutto delle proposte emendative dei consiglieri Amati, Galante, Ventola, Tupputi, Conserva e Mazzotta. Alla fine il nuovo testo ha ottenuto l’ok unanime delle forze presenti in Commissione.
Ddl alla mano, tutti i crediti di imposta relativi agli interventi coperti dal Superbonus saranno acquistati dalle due società regionali più grandi, cioè Acquedotto Pugliese e Aeroporti di Puglia, a condizioni di mercato e comunque a un prezzo inferiore al valore nominale del credito, L’obiettivo? «Sostenere le famiglie, i liberi professionisti e il sistema delle imprese in difficoltà a causa del blocco del meccanismo di cessione dei crediti fiscali da bonus edilizi, nonché al fine di salvaguardare i livelli occupazionali del comparto edile e dell’indotto». Vedremo se, nella seduta del Consiglio regionale in programma oggi, le forze politiche confermeranno l’accordo trovato in Commissione.
Sempre in vista del Consiglio regionale di oggi, i gruppi di maggioranza hanno depositato una mozione sul conflitto tra Israele e Palestina per impegnare il «presidente e la giunta ad attivarsi con il governo nazionale affinché anche l’Italia sostenga ogni iniziativa dell’Unione europea e delle organizzazioni internazionali per giungere alla liberazione di tutti gli ostaggi, evitare l’escalation militare, proteggere le popolazioni civili e mettere in campo ogni sforzo per ricostruire un processo di pace e riaffermare il diritto di Israele e Palestina alla coesistenza».
Al terzo e ultimo punto all’ordine del giorno ci sarà la norma, sostenuta dall’assessore Sebastiano Leo, per sbloccare i tirocini formativi destinati a disoccupati, cassintegrati e soggetti fragili: una questione sulla quale la maggioranza sembra aver finalmente raggiunto un accordo, a differenza dell’ultima seduta del Consiglio, durante la quale le fibrillazioni interne al centrosinistra avevano comportato lo slittamento della discussione e del voto su una lunga serie di proposte.
Secondo quanto concordato dai capigruppo, oggi il Consiglio non analizzerà più proposte oltre quelle su crediti incagliati, guerra in Medio Oriente e tirocini formativi. Il motivo? Non solo una questione di rispetto per il governatore Michele Emiliano, reduce da un grave lutto familiare, ma anche un modo per prendere tempo e trovare la quadra su altre proposte controverse, a cominciare da quella sulle compensazioni energetiche.
(ha collaborato Ciriaco M. Viggiano)