La nomina di Rocco Palese come assessore alla Sanità, nel centrosinistra extralarge di Michele Emiliano, è solo l’ultimo passaggio di ex azzurri nelle complesse alleanze del Governatore. Il medico salentino, fittiano di ferro fino alla rottura del leader di Maglie con Silvio Berlusconi, è sempre stato apprezzato per le sue qualità tecniche. Già Nichi Vendola in consiglio tentò di attrarlo nella sua maggioranza.
In Capitanata, se si scorrono i nomi dei candidati delle regionali del 2010 nelle liste a supporto di Rocco Palese presidente, in quella campagna fratricida per il centrodestra diviso, si può ben vedere che quel blocco di ceto politico è con Emiliano da molti anni.
Su tutti si possono scorgere due politici che sono stati il pilastro del primo patto civico a sostegno del centrosinistra, entrambi eletti in quell’assise: Cecchino Damone nella Puglia Prima di Tutto e Leonardo Di Gioia nel PdL, divenuto poi assessore al bilancio con Vendola dopo il flop alle politiche della montiana Scelta Civica e assessore all’agricoltura con Emiliano.
Il fittiano Damone è stato per anni il mentore del sindaco di San Severo ed ex presidente della Provincia, Francesco Miglio, tra i fedelissimi del presidente della Regione. Anche Rosario Cusmai, attuale membro di staff regionale, nel 2010 faceva campagna elettorale con Palese e nell’allora partito delle libertà, dove ottenne 5117 preferenze. In quella lista erano candidati anche la dirigente Gabriella Grilli e Lucio Tarquinio, che alle ultime comunali foggiane hanno sostenuto l’ingegner Pippo Cavaliere contro Franco Landella. L’ex provveditore Giuseppe De Sabato, referente del compianto senatore Carmelo Morra e con 5311 voti nel 2010 nel PdL, governa a Lucera col civico Giuseppe Pitta: anche lui ha lasciato il centrodestra e Forza Italia nel 2021 ed è oggi un emilianista convinto.
In quella campagna elettorale moltissimi sindaci erano schierati con Rocco Palese. Dal peschiciano Franco Tavaglione a Carmine D’Anelli, oggi più che legato al vicepresidente Raffaele Piemontese. Per il periodo civico di Leo Di Gioia furono nel centrosinistra anche i garganici Rocco Manzo, Rocco Ruo e Nicola Trombetta, da poco nominato nel comitato Via della Provincia di Foggia, in quota Giandiego Gatta.
Era candidato con Palese nel Pdl anche Pio Francesco Mischitelli, che allora era direttore dei centri Padre Pio e poi transitò in altre postazioni politiche. Anche Pino Calamita, allora nelle liste, è in forza a Michele Emiliano.
«Palese aveva un grande bacino elettorale nella sanità privata, non solo Costanzo Mastrangelo, ma anche Paolo Telesforo nel 2010 fecero campagna elettorale per lui. Il Gruppo che regge il don Uva passò dall’altra parte solo più tardi quando Elena Gentile divenne assessora alla sanità», ricorda l’ex consigliere regionale Pino Lonigro, che dovette faticare non poco sul Gargano, spostato su Fitto, per raccogliere voti per Sel. Enrico Santaniello assessore regionale con lui nella Giunta Fitto è uno dei pochissimi ad essere rimasti nel suo campo politico. Una mosca bianca. «Posso essere solo orgoglioso, sono tutti passati con Emiliano- dice sorridendo- ma penso che Palese passi come tecnico, anche se la ritengo una scelta discutibile. Palese è stato il vero fittiano, era l’anima di Fitto, tutti i fittiani lavorarono per lui in quella campagna, che non fu il massimo data la presenza di Adriana Poli Bortone. Io lo avrei visto meglio alla presidenza dell’Ares».
