I consiglieri regionali delle liste civiche “Con Emiliano”, “Popolari per Emiliano” e “Per la Puglia” chiedono al presidente della Regione di «assumere il ruolo di garante del civismo pugliese».
È quanto emerso a seguito di una riunione che si è svolta ieri nel palazzo del Consiglio regionale. L’obiettivo della proposta dei consiglieri civici è di «salvaguardare un grande patrimonio politico, di amicizia e di rispetto che è stato e sarà essenziale per assicurare la prosecuzione della bellissima storia di riscatto e di innovazione che la Puglia ha scritto negli ultimi 18 anni a partire dalle elezioni comunali di Bari nel 2004, che hanno cambiato il verso della politica della nostra Regione».
È arrivato il momento, spiegano i consiglieri, di portare ora questa esperienza sui territori, «con i giovani, i lavoratori, le imprese», scrivono. «È arrivato il momento – proseguono – che il civismo varchi i confini regionali e si allarghi col metodo individuato in Puglia anche ad altre regioni italiane».
Il «campo largo» costruito insieme a Partito democratico e Movimento cinque stelle, va «salvaguardato e rafforzato in vista delle future competizioni comunali e regionali. In questo senso – sottolineano – tutti i presenti si impegnano, a condizione di vedere riconosciuto un ruolo paritario con le altre formazioni politiche, a favorire il dialogo e le alleanze future tra le attuali forze di maggioranza, consapevoli che la frattura creatasi a livello nazionale deve essere superata con pazienza e fraterna condivisione».
La proposta è quella di organizzare «immediatamente una comune struttura politica territoriale che prenda l’iniziativa politica programmatica e di comunità che renda noti i risultati di governo della Regione fino ad oggi acquisiti e che delinei, in maniera partecipata, le linee programmatiche e di visione per affrontare il futuro. La politica italiana non ha bisogno di partiti personali e leadership individuali, ma di un approccio dal basso che unisca tutto il civismo italiano in un’organizzazione e in programma comune. Chiediamo quindi a Michele Emiliano – concludono – di mettersi al servizio di questa visione anche per consentire la nascita di altra buona classe dirigente come quella che è già nata in Puglia».