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Gnl nel porto di Brindisi, il Ministero tira dritto: «Iter corretto e la torcia non inquina»

Il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mase) respinge la richiesta formulata dal Consiglio comunale di riesame dell’autorizzazione per la realizzazione del deposito gnl di Edison. Il dicastero, infatti, ribadisce «la correttezza tecnica e giuridica degli atti autorizzativi». Nell’ambito del procedimento di autorizzazione, d’altronde, «sono stati acquisiti – aggiunge - tutti i pareri connessi con…

Il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mase) respinge la richiesta formulata dal Consiglio comunale di riesame dell’autorizzazione per la realizzazione del deposito gnl di Edison. Il dicastero, infatti, ribadisce «la correttezza tecnica e giuridica degli atti autorizzativi». Nell’ambito del procedimento di autorizzazione, d’altronde, «sono stati acquisiti – aggiunge – tutti i pareri connessi con gli aspetti da tutelare come quelli in tema di tutela ambientale, fiscale, di sicurezza, di tutela del demanio marittimo, di trasporto ferroviario».

Rispetto alle preoccupazioni sollevate dal Consiglio comunale circa le emissioni della torcia prevista al servizio del deposito, il Mase spiega che «il sistema della torcia è un dispositivo di emergenza obbligatorio che consente lo smaltimento in sicurezza degli scarichi occasionali discontinui. Il deposito, durante il funzionamento normale, opera limitando al minimo l’invio di gas in torcia. Il rilascio di gas attraverso la torcia – prosegue – è atteso esclusivamente durante condizioni di funzionamento anomale e di emergenza o per la preparazione a interventi di manutenzione». Anche sui quantitativi di inquinanti immessi in atmosfera, il Ministero tranquillizza il Comune. «La torcia – argomenta il dicastero – può considerarsi smokeless in quanto la composizione del boil-off gas non contiene idrocarburi pesanti (paraffine o aromatici) responsabili della generazione di fumo. Si evidenzia inoltre che alla torcia, quando utilizzata nei casi sopra descritti, viene inviato solamente gas naturale composto al 98% da metano che, durante la combustione, genera principalmente anidride carbonica e acqua».

Rispetto, poi, al rischio di incidente rilevante dell’impianto, dal Ministero viene sottolineato come sia stato presentato «il Rapporto preliminare di sicurezza al fine di dimostrare che sono stati individuati i pericoli di incidente rilevante, i possibili scenari di incidenti rilevanti» e che «sono state adottate le misure necessarie per prevenirli e limitarne le conseguenze per la salute umana e per l’ambiente». Inoltre «sono stati predisposti i piani d’emergenza interna e sono stati forniti al prefetto gli elementi utili per l’elaborazione del piano d’emergenza esterna».

Nelle stesse ore il Mase e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno risposto all’interpellanza urgente depositata dai deputati del M5s, ribadendo l’insussistenza di criticità per la realizzazione dell’impianto. I pentastellati Leonardo Donno e Roberto Traversi, tuttavia, continuano a esprimere preoccupazione ed evidenziano che «il Governo di centrodestra esprime un parere contrario rispetto a un’amministrazione di centrodestra che, a differenza sua, ha forse capito che questo progetto va contro ogni logica». Per i due deputati il deposito gnl avrebbe anche conseguenze sullo sviluppo economico del territorio. «Continuando a guardare dalla parte opposta – concludono – il Governo andrà nella direzione di togliere ogni speranza di crescita a livello sociale ed economico».

Nelle prossime ore, intanto, è atteso il responso finale del Comitato tecnico regionale, che potrebbe mettere la parola fine alla vicenda.

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