La Regione Puglia ha di fronte un nuovo bivio: dopo il mini rimpasto di sei mesi fa, quando entrò in giunta Gianfranco Lopane (lista “Con”) e la consigliera Grazia DI Bari (M5s) fu delegata alla cultura, oggi Michele Emiliano incontrerà il Movimento cinque stelle e il Partito democratico.
È il primo incontro ufficiale con i due gruppi consiliari dopo le elezioni politiche. Rispetto al primo ritocco della squadra di governo, però, le motivazioni oggi sono completamente diverse. In quella occasione si dovette far fronte alle dimissioni di Massimo Bray dalla giuda dell’assessorato alla Cultura e di Pierluigi Lopalco dalla Sanità.
Ora, invece, è quanto emerso dalle urne a mettere alla prova gli equilibri di forza nella maggioranza. Forte dell’affermazione elettorale, soprattutto in Puglia, il M5s ambisce a nuovi spazi nell’attuale compagine di governo.
La sola Rosa Barone in giunta, alla guida del Welfare, sta stretta ad un partito che mira ad essere la stampella più solida del campo progressista. L’incontro di domani si terrà alle 17 ed anticiperà di un’ora e mezza quello che Emiliano terrà con il Pd. A seguire toccherà alle liste civiche e agli altri alleati. La partita che il Presidente della Regione sta giocando in Puglia non potrà non avere ripercussioni a livello nazionale e, soprattutto, nelle dinamiche congressuali dem. Proprio la sua apertura verso il Movimento cinque stelle, infatti, sarà un fattore sul quale il partito sarà chiamato a riflettere.
La posizione “sospesa” tra Renzi e Conte che Enrico Letta ha tentato, in un primo momento, di conservare alle elezioni, non è più attuale dopo gli ultimi accadimenti. Bisognerà decidere. In quest’ottica l’alter ego di Michele Emiliano potrebbe essere Antonio Decaro. Meno “grillino”, il sindaco di Bari appare più un ponte verso il Terzo Polo che rispetto al Movimento.
Il fatto che Michele Emiliano incontrerà il gruppo del Pd subito dopo il M5s non è casuale. Ogni rimodulazione in giunta il presidente l’ha sempre dovuta “misurare” con i consiglieri del Pd, non tutti allineati in questi anni con la sua visione di governo. Il rischio che Emiliano proprio non può correre in questa fase pre congressuale, infatti, è facilitare la frammentazione nel partito. Una ipotesi che cercherà di scongiurare in ogni modo, pur consapevole di dover salvaguardare anche l’asse con il Cinque stelle. A cominciare dagli incontri di oggi.