Non c’è pace per i Giochi del Mediterraneo di Taranto. Dopo l’approvazione dell’emendamento in commissione Bilancio della Camera in favore del commissariamento del comitato organizzatore, su proposta di Fratelli d’Italia, la maggioranza in Consiglio Comunale fa quadrato intorno al sindaco Melucci.
«Designare l’ennesimo commissario, per altro su una materia non meglio precisata, senza fornirgli strumenti operativi efficaci, significa offendere e soffocare le aspirazioni di una comunità e non raggiunge alcun altro obiettivo pratico», affermano i consiglieri comunali di centrosinistra.
«Davanti alle criticità il sindaco Melucci – osservano – ha dimostrato di voler collaborare, mettendo a disposizione gli uffici dell’ente comunale e instaurando un dialogo costante con i ministeri che da qualche tempo paventano l’ipotesi ormai sempre più vicina di un commissariamento. Tuttavia il cronoprogramma contenuto nel testo dell’emendamento depositato dal governo equivale a decretare un rischio insostenibile per la manifestazione. Siamo convinti – concludono i consiglieri – che uniti dobbiamo chiedere con forza che si lavori solo per favorire il territorio. Perché i XX Giochi del Mediterraneo sono un’opportunità per Taranto, per la Puglia e per l’Italia intera».
L’appello dei consiglieri affinché la maggioranza parlamentare riveda la decisione di commissariare i Giochi, si aggiunge a quello degli scorsi giorni del presidente della Regione Michele Emiliano e dello stesso Rinaldo Melucci che ha minacciato di stralciare l’accordo sottoscritto per la realizzazione dell’evento. «Devo salvaguardare la reputazione e lo sviluppo della città», aveva sottolineato negli scorsi giorni. Sul tavolo del Parlamento c’è anche il sub emendamento del sen. Mario Turco che prova a dipanare la matassa. «Se è vero che ci sono diversi ritardi per la realizzazione delle infrastrutture – ha affermato in occasione del deposito della proposta – è anche vero che il capoluogo ionico e la Puglia avrebbero dovuto poter contare su un maggior aiuto dal governo Meloni. A livello istituzionale i problemi si devono risolvere dialogando e lavorando insieme per il bene comune dei cittadini e dei territori, a prescindere dal colore politico».