La Puglia è la terza regione del Mezzogiorno per esportazioni, mentre Bari la provincia più attiva: il capoluogo, da solo, esporta quasi la metà dei beni regionali. Sono solo alcuni dei dati emersi nel corso della seconda giornata dell’hub pugliese del “Forum Thea – The European House Ambrosetti 2024”, l’incontro internazionale sui più importanti temi economici che dopo la prima giornata molfettese è sbarcato a Bari. Con un focus sul tema della “Strategia verso Sud, tra attrattività territoriale e internazionalizzazione delle imprese”, la tavola rotonda è stata ospitata dal Circolo Unione di Bari e organizzata da Banca popolare di Puglia e Basilicata ed Exprivia.
La tavola rotonda
Nel corso del dibattito, moderato dalla caporedattrice e conduttrice di Class Cnbc Jole Saggese, sono intervenuti importanti esponenti del mondo imprenditoriale ed economico, che hanno discusso strategie innovative per attrarre investimenti, promuovere il territorio e supportare l’internazionalizzazione delle imprese locali. Tra i relatori, Rosa Calderazzi, professoressa associata nel Dipartimento di Economia, Management e Diritto dell’Impresa Uniba e presidente Comitato Esg Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Marina Benedetti, senior economist dell’Ufficio studi Sace, Roberto Nicastro, presidente di Banca AideXa, Daniele Totisco, responsabile controllo di gestione di CdsHotels e Jonathan Donadonibus, senior consultant Area scenari e Intelligence Teha. Il turismo made in Puglia è stato uno dei temi più discussi, soprattutto in merito all’attrattività della regione. «La presenza delle multinazionali e delle grandi aziende, anche italiane, è fondamentale – spiega Donadonibus – I grandi capitali sono quelli che poi trascinano il turismo. Il ruolo delle multinazionali è fondamentale anche per trattenere, ad esempio, i ragazzi che studiano nelle migliaia di università e magari hanno piacere di poter rimanere sul proprio territorio». Il dibattito ha evidenziato, inoltre, come il sostegno alla digitalizzazione sia un elemento chiave per il futuro imprenditoriale del territorio.
L’export
In materia di esportazione, per quanto riguarda nello specifico il settore dell’automotive, si è discusso a lungo sulla scelta di focalizzarsi sull’idrogeno piuttosto che sulla tecnologia dell’elettrico, attualmente “in mano” al mercato cinese. «Automotive, intanto, non comprende solo le auto ma tanti comparti. La stessa Cina che sta cercando di arrivare in Europa può essere per noi un potenziale cliente – sottolinea Marina Benedetti – È anche vero, però, che l’Europa ha messo i dazi sull’auto elettrica cinese».
La Puglia, intanto, con una quota dell’1,6% sul totale delle vendite oltre confine in Italia, è sul podio tra le regioni italiane per esportazioni. Nel 2023 il valore dell’export pugliese ha toccato quota dieci miliardi di euro, registrando un aumento del +1,2% rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda la Basilicata, invece, le esportazioni hanno raggiunto i tre miliardi di euro.
Il commento di Griffi
«La Puglia ha un potenziale straordinario, sia in termini di attrattività per gli investimenti che di internazionalizzazione delle imprese – afferma Leonardo Patroni Griffi, presidente di Bppb -Come Banca Popolare di Puglia e Basilicata, siamo convinti che sia fondamentale supportare le PMI locali nel loro percorso di crescita e innovazione, fornendo loro gli strumenti necessari per affermarsi sui mercati globali».