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Fondi Ue, opportunità per imprese e cittadini pugliesi: «La Regione è all’avanguardia, un modello da seguire»

«La Puglia è una delle Regioni che utilizzano in maniera più efficiente i fondi europei, mettendo in primo piano le imprese, l’accesso al credito, la formazione, lo sviluppo rurale, l’energia, l’industria culturale, il turismo e la transizione digitale. Per questo, la Puglia è un modello da seguire». Così Carlo Corazza, direttore dell'ufficio del Parlamento europeo…

«La Puglia è una delle Regioni che utilizzano in maniera più efficiente i fondi europei, mettendo in primo piano le imprese, l’accesso al credito, la formazione, lo sviluppo rurale, l’energia, l’industria culturale, il turismo e la transizione digitale. Per questo, la Puglia è un modello da seguire». Così Carlo Corazza, direttore dell’ufficio del Parlamento europeo in Italia, durante il convegno che si è svolto questa mattina in Fiera del Levante su “Next Generation EU, bilancio UE e fondi BEI: opportunità per imprese e cittadini della Puglia”.

L’incontro è stato aperto dall’intervento, in videocollegamento, della vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno, che ha ricordato come «la Politica di coesione, così come quella industriale di cui si intravedono importanti caratteristiche nel Green deal» sia «la possibilità di incidere sui processi industriali, sulle relazioni sociali, sui rapporti di forza; in una parola, sulla democrazia. È il modo in cui ci rapportiamo con un processo democratico, quello dell’integrazione, che è da noi tutti composto e che è l’unico rimedio, l’unica cura, all’insufficienza degli stati nazionali», ha affermato.

Il vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Bilancio e alla Programmazione Raffaele Piemontese ha rimarcato che «la Regione Puglia ha chiuso il POR 2014-20 spendendo tutti i 4,5 miliardi di euro disponibili, senza perdere nemmeno un centesimo».

L’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, ha affermato che è «arrivato il momento di migliorare la qualificazione della spesa. La nuova Programmazione ci impone di guardare in questa direzione senza lasciare indietro nessuno, dalle piccole imprese agli artigiani, dalle politiche di genere a quelle che riguardano lo sviluppo dell’ambiente, la rigenerazione urbana e l’innovazione».

Per l’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro Sebastiano Leo, «i fondi europei sono assolutamente necessari. Tuttavia, a differenza di qualche anno fa, non è importante solo quanto si spende, ma come si spende. L’Europa non ci chiede quanto abbiamo investito per i Neet, ma quanti di loro sono usciti da una condizione in cui non studiano, non si formano e non cercano lavoro. I Fondi europei vanno spesi tutti, ma attraverso una programmazione attenta e oculata, cercando di efficientarne il percorso, a supporto di tutte le azioni messe in campo per la Puglia».

L’obiettivo della Regione, ha aggiunto l’assessora al Welfare, Rosa Barone, «è migliorare sempre di più la vita dei cittadini, in particolare di quelli più fragili, utilizzando al meglio i Fondi europei».

Attenzione anche alla sostenibilità ambientale per la quale, ha ricordato l’assessora all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio, «la Giunta regionale ha avviato un lavoro di raccordo e di coordinamento delle policy di tutti gli assessorati. A breve arriveremo all’approvazione di una strategia di sviluppo sostenibile della Regione Puglia, che non sarà una strategia vuota, ma un insieme di indirizzi concreti che ciascun assessorato dovrà attuare per orientare l’utilizzo dei finanziamenti europei».

All’incontro sono intervenuti anche il referente dell’autorità di gestione Fesr-Fse+, Pasquale Orlando, e il direttore del dipartimento Turismo, Aldo Patruno, e il direttore della Comunicazione istituzionale, Rocco De Franchi.

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