Fondi Ue, la Puglia ha speso il 95% delle risorse 2014-2020. Emiliano: «Regione tra le più dinamiche d’Italia»

A dicembre 2022 è stata presentata ai servizi della Commissione europea una nuova dichiarazione di spesa dei fondi comunitari della Regione Puglia che presenta un incremento pari a 153.404.694, di cui 152.127.790 a valere sul Fesr e 1.276.904 sul FSE.

Lo comunica la Regione Puglia evidenziando la buona capacità di spesa dei fondi Ue che la pone ai vertici del Paese.

L’importo totale cumulato del Por Puglia Fer-Fse 2014-2020 certificato fino ad oggi è pari a 4.222.154.032 riferito ad una dotazione totale di 4.450.599.375, pari al 95% della dotazione complessiva del Programma. Il termine ultimo per spendere le risorse residue è fissato a livello comunitario al 31 dicembre 2023. A ciò si aggiunge la spesa totale finora sostenuta, ma non ancora certificata pari a 553.925.186 che verrà certificata nell’ultimo anno contabile del Programma.

«I dati di certificazione della spesa dei fondi strutturali europei Fesr e Fse evidenziano ancora una volta l’elevata capacità di spesa della Regione Puglia e dell’intero territorio regionale nel più ampio consesso nazionale ed europeo. In un contesto gravemente segnato degli effetti della guerra, la Puglia si colloca a pieno titolo in quella parte del Paese, non solo del Mezzogiorno, più reattiva ed attenta a cogliere le opportunità presenti», dichiara il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

«I dati di Banca d’Italia – aggiunge – l’andamento di alcuni indicatori macroeconomici come quelli del Pil, dell’occupazione e delle esportazioni, una sistematica capacità di investire le risorse assegnate, fanno della Puglia una delle regioni più attraenti e dinamiche d’Italia. Imprese, cittadini, Comuni, enti pubblici, università, enti di ricerca e di formazione, costituiscono il capitale sociale di un territorio che guarda all’Europa con sempre maggiore consapevolezza del proprio potenziale e delle proprie possibilità. La Regione sarà sempre al loro fianco per sostenere lo sviluppo dei territori e la qualità della vita dei suoi cittadini».

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