Fondi per i nuovi ospedali pugliesi. Botta e risposta tra Amati e Palese

Nel giro di poche ore, ieri, i finanziamenti per la realizzazione degli ospedali di Maglie-Melpignano, Andria e per la ristrutturazione del monoblocco degli ospedali riuniti di Foggia, sono diventati un mistero.

Il commissario e consigliere regionale di Azione in Puglia, nonché presidente della commissione regionale Bilancio Fabiano Amati, ha lanciato il preoccupante allarme. Il finanziamento statale di 318 milioni di euro per le tre strutture, ha spiegato Amati, sarebbe saltato «per il decorso infruttuoso, trenta mesi dalla consegna dell’accordo di programma, del termine per l’ammissione al finanziamento». Un atteggiamento, secondo il calendiano, «di per sé grave in ogni ambito», ma che assume «caratteristiche tragiche nella sanità». Amati ha poi puntano il dito contro la «sottovalutazione dei termini di scadenza» da parte «delle burocrazie sanitarie a tutti i livelli».

Solo qualche ora dopo, però, sono arrivate le rassicurazioni dall’assessore regionale alla Sanità in persona, Rocco Palese. «Non è saltato alcun finanziamento statale per i nuovi ospedali pugliesi – ha dichiarato Palese – La questione è nota e monitorata dall’assessorato e dalle aziende sanitarie. Sono note le difficoltà relative alla progettazione per l’ospedale di Andria e per alcuni contratti che richiedono il coinvolgimento di Acquedotto e Ferrovie per quello di Melpignano». Sulla scadenza degli accordi di programma, Palese ha poi auspicato una maggioranza bipartisan per la proroga, «magari in sede di approvazione del Milleproroghe – ha aggiunto – per non ricorrere alla riproposizione della procedura degli accordi».

La questione è stata cavalcata immediatamente dal gruppo di Fratelli d’Italia. Secondo quanto riportato da una nota a firma dei consiglieri meloniani, tra cui il capogruppo Francesco Ventola, l’accordo tra Regione e Governo è stato firmato nel 2020. Il budget per gli interventi nelle nuove strutture ammonta a 355 milioni, di cui 318 provenienti dalle casse dello Stato. «Per accedere al finanziamento – dichiarano i meloniani – è necessario presentare una richiesta di ammissione entro 30 mesi dalla sottoscrizione dell’accordo.

La Regione non è stata in grado di farlo e per questo i due Ministeri sono stati costretti a revocare il finanziamento con decreto, ma abbiamo avuto rassicurazioni dal sottosegretario alla Sanità, Marcello Gemmato, che saranno riassegnati non appena la Regione Puglia sarà pronta».

Per il segretario regionale del Pd Domenico De Santis e i parlamentari Francesco Boccia, Marco Lacarra, Ubaldo Pagano e Claudio Stefanazzi, i meloniani «prendono fischi per fiaschi». «Contrariamente a quanto dichiarato dai consiglieri meloniani, le risorse finanziarie stanziate per la Regione Puglia non sono mai state messe in discussione, ma restano nella disponibilità della Regione Puglia in quanto già stanziate con leggi di bilancio».

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