«Tutte le regioni italiane, anche quelle di centrodestra, sono talmente disperate perché non sanno cosa ha deciso il ministro Fitto» sui fondi europei Fsc «che gli hanno spiccato un mandato di comparizione. Cioè, gli hanno detto, in ginocchio: per favore, vuoi venire alla Conferenza delle Regioni a dirci che cosa stai facendo?». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, durante la discussione sulla mozione discussa, e approvata a maggioranza, nel Consiglio regionale pugliese per chiedere al governo lo sblocco dei Fondi di sviluppo e coesione.
Nella Conferenza delle Regioni, ha detto il presidente, «c’è l’ennesima convocazione del ministro Fitto che, giustamente, tiene da fare. Ma tiene da fare che cosa? Terrebbe da fare – ha aggiunto – proprio le cose sulle quali noi lo vorremmo».
Emiliano ha sottolineato che le Regioni non hanno «ancora capito se» i soldi «ce li daranno o no, ed è quello che stiamo chiedendo».
Il presidente della Regione Puglia ha affermato di temere «che ci sia una situazione finanziaria del bilancio dello Stato di tale gravità da consigliare di trattenere il Fondo sociale di coesione, che è l’unico sul quale lo Stato, la Repubblica italiana, su quei 48 miliardi, ha piena disponibilità perché sui fondi europei la questione sarebbe un po’ più complicata. È l’unico che può servire in caso di emergenza».
E nel caso in cui questa emergenza ci fosse, ha detto ancora, «se c’è il rischio che lo Stato italiano, come ha fatto Draghi con i 6 miliardi, abbia bisogno di buttare la mano nell’Fsc per fare altro, per favore, ce lo dovete dire ancora prima dell’assegnazione dei soldi», ha concluso.
Dopo un lungo dibattito durato circa quattro ore e uno scontro tra il governatore e l’opposizione di centrodestra, il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la mozione presentata dall’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, con cui si impegna la Giunta regionale “al fine di promuovere con la massima determinazione ed urgenza presso il governo nazionale e il Parlamento italiano ogni azione utile affinché si tenga fede all’impegno preso dal governo precedente e si provveda quindi con sollecitudine al trasferimento delle risorse del Fondo di sviluppo e di coesione (Fsc) per dare continuità operativa alla programmazione regionale”.
Il centrodestra aveva proposto delle modifiche al testo che sono state respinte. Nel testo della mozione è evidenziato che “la messa a disposizione delle risorse Fsc risulta quanto mai necessaria per consentire il sostegno agli investimenti industriali e di riconversione produttiva che le grandi imprese non potranno più ottenere con le risorse Fesr, e che solo attraverso l’integrazione fra i fondi europei Fesr, ‘Fse+’ ed il Fondo di sviluppo e coesione sarà possibile non disperdere i risultati raggiunti con la strumentazione regionale a cui le imprese continuano a ricorrere per realizzare progetti strategici, sostenibili e di innovativi e realizzare il potenziale di crescita ancora da esprimere compiutamente”.