Foggia, verso la Giunta Episcopo: il M5S vuole 3 assessori. Pd e “Tempi nuovi” blindati

Ultime ore di lavoro per i commissari elettorali, forse già questa mattina la proclamazione degli eletti al consiglio comunale di Foggia potrebbe essere annunciata e così far scattare l’imperativo di 20 giorni per la prima riunione delle massime assise cittadine.

Di conseguenza, ore frenetiche a Palazzo di città per la sindaca, Maria Aida Episcopo, per la definizione della giunta comunale, con le delegazioni dei partiti che tra incontri, chat e telefonate stanno definendo le loro proposte.

Ieri, il segretario cittadino del Pd e primo degli eletti, Davide Emanuele, insieme ai dirigenti del suo partito, ha offerto la disponibilità sua e di Alice Amatore per assumere la responsabilità del bilancio, con annessa delega a due partecipate, Ataf e Amgas, e per le politiche culturali, oltre alla presidenza del consiglio comunale.

Anche “Tempi nuovi”, con Sergio Clemente che ha riunito sabato i suoi, è all’ultimo miglio con l’accordo tra il consigliere regionale e la prima cittadina di poter ottenere due assessorati di area indicati dalla stessa Episcopo a cui Clemente ha chiesto di tener in conto eletti e candidati proprio per dar valore alla sua azione politica, oltre ad aver chiesto la delega all’ambiente e all’Amiu. Tra i nomi che circolano, Pino Lonigro e Matteo Iacovelli, ma anche Rosa Cicolella, Daniela Patano e Lorenzo Frattarolo, sarà, però, la sindaca a scegliere, probabilmente con alternanza di genere. In “Con” non mancano le fibrillazioni e sui due assessorati in pectore uno dei nomi più gettonati è quello di Giulio De Santis.

È però nel Movimento 5selle che le agitazioni non paiono volgere a bonaccia. Restano ancora i nodi del terzo assessorato chiesto dai pentastellati e la riapertura della discussione sul nome del presidente dell’assemblea. Chi ha relazioni con i vertici spiega che «il malumore è diffuso sia tra gli eletti in comune che tra i parlamentari, compresa l’assessora regionale Rosa Barone, e anche nella galassia degli attivisti». Un malessere che potrebbe avere riverberi alle imminenti elezioni provinciali con una proposta che non replichi quel Campo giusto vincente a Foggia.

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