Si parte con le liste che non hanno eletto nessun consigliere, ma che hanno contribuito alla vittoria di Maria Aida Episcopo a sindaca di Foggia. Nessun escluso, Noi popolari, Senso civico, Comunità civile sono le formazioni che pur raccogliendo complessivamente oltre 4 mila voti non sono riuscite a entrare in aula. Episcopo ha già incontrato i loro rappresentanti e ha assicurato che avranno di sicuro un ruolo nella prossima amministrazione.
Certo, non per tutti ci sarà spazio per un assessorato, ma soprattutto la “sua” lista, “Nessuno escluso”, sarà della partita. Intanto s’iniziano a chiarire i rapporti di forza all’interno della giunta: due assessorati dovrebbero essere appannaggio di Pd e Movimento 5stelle, i partiti con il risultato migliore, uno a testa, invece, per Con e Tempi nuovi, le due civiche che hanno superato l’otto per cento dei voti ciascuna e che insieme hanno una forza di ben sette consiglieri comunali. Restano tre assessorati che potrebbero essere appunto il carniere da cui attingere per eventuali ingressi di esponenti indicati da altre liste, a partire da Noi Meridionali e Popolari per Foggia che hanno rappresentanza consiliare. A meno che i partiti maggiori non reclamino una visibilità più ampia.
Inoltre, Episcopo potrebbe tenere per sé almeno due deleghe, anche se non sono ancora certi gli ambiti. Perde quota, intanto, l’ipotesi di un ingresso in giunta di Peppino D’Urso uno dei più determinati esponenti a sostenere la candidatura di Episcopo fin dalla fase di concertazione del Campo largo; secondo gli ultimi rumor sembra che la sindaca non voglia nell’esecutivo esponenti che abbiano già fatto parte dei governi di centrosinistra del passato, cioè quelli di Orazio Ciliberti e Gianni Mongelli. E sabato la Episcopo incontrerà il Pd, primo partito nella città capoluogo.
Dalla minoranza, intanto, emerge la proposta di Nunzio Angiola che ha chiesto alla sindaca di «affidare la presidenza del consiglio comunale all’opposizione come accade in molti comuni italiani». Un’eventualità, però, che non trova grande ascolto nella maggioranza dove le ambizioni per lo scranno più alto dell’aula consiliare sono diverse, sia nel Pd che in Con le due liste deputate a un incarico istituzionale, visto che i pentastellati hanno scelto proprio Episcopo.