Fitto in Puglia: «Non mi candido alle europee. Comunali a Bari? Il centrodestra può vincere»

«No, io non scenderò in campo» per le prossime elezioni europee «perché ho una serie di impegni di governo com’è noto, che sono molto complessi». Lo ha detto il ministro degli Affari europei, delle politiche di Coesione, del Sud e del Pnrr, Raffaele Fitto, a margine del convegno intitolato “Pnrr e Zes unica – Agevolazioni per le imprese e prospettive di sviluppo per il Mezzogiorno” organizzato a Molfetta. «Nelle prossime ore Fratelli d’Italia farà e comunicherà le sue scelte – ha aggiunto -. Si sta lavorando a livello nazionale, per fare delle liste competitive e, al tempo stesso, con gente di qualità che sia in grado di rappresentare e difendere il nostro Paese nel contesto europeo».

Sulle comunali a Bari, Fitto ha affermato che «il centrodestra ha tutte le carte in regola per vincere, per voltare pagina con una coalizione unita».

Pnrr: «Giusto il dibattito sulla proroga della scadenza del giugno 2026»

Sul Pnrr «c’è un dibattito politico legittimo che è quello che prevede la possibilità, che c’è anche in tanti altri Stati membri, di prorogare il termine del giugno del 2026. Poi c’è il termine del 2026 che è quello che riguarda il governo e me in particolare perché dobbiamo rispettarlo. Quindi, noi lavoriamo per rispettare queste regole».

Fitto ha smentito le presunte frizioni con il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, su un possibile slittamento del Pnrr. «No, assolutamente», ha risposto a chi gli ha chiesto del contrasto col ministro leghista.

«Ho detto che è un dibattito giusto, legittimo che sarà portato avanti a livello nazionale ma anche a livello europeo – ha aggiunto – però abbiamo una scadenza oggi, che è giugno del 2026 e su quello dobbiamo calibrare i nostri provvedimenti e il nostro lavoro. C’è un dibattito al quale non intendo partecipare – ha continuato – e c’è una scadenza che è giugno del 2026 che invece intendiamo rispettare».

Zes unica: «Opportunità per il Sud»

«Molta gente che per anni ha chiesto la Zona economica speciale (Zes) unica per il Mezzogiorno, oggi sembrerebbe non soddisfatta del risultato ottenuto. Io invece, ritengo sia un grandissimo risultato aver trasformato l’intero Mezzogiorno in una delle più grandi zone economiche speciali del mondo» perché «rappresenta una grande opportunità», ha poi detto il ministro.

Per Fitto la Zes unica avvantaggia il Sud per «il suo ruolo e la sua posizione centrale nel contesto del Mediterraneo». La Zes unica offre «l’opportunità dell’autorizzazione unica, di poter utilizzare le risorse del credito d’imposta e di immaginare un programma di finanziamenti dal punto di vista infrastrutturale», ha spiegato Fitto evidenziando che la Zes unica «è anche collocata e collegata alle scelte che il governo ha fatto, e che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha indicato nel piano Mattei, cioè nella strategia che il nostro Paese ha nel contesto del Mediterraneo, nel dialogo e nel lavoro con l’Africa, a partire dai paesi del nord Africa. E la zona economica speciale unica rappresenta un tassello importante di questa strategia sia per la crescita economica, sia per la capacità di nuovi investimenti».

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