Non si placano le polemiche dopo l’allarme lanciato dal commissario di Azione e consigliere regionale pugliese Fabiano Amati sul rischio slittamento dei 318 milioni di euro destinati alla realizzazione degli ospedali Maglie-Melpignano, Andria e la ristrutturazione del monoblocco degli ospedali Riuniti di Foggia.
All’indomani della rassicurazione dell’assessore alla Sanità Rocco Palese («La situazione è sotto controllo») e dello scontro tra il gruppo di Fratelli d’Italia e il Partito democratico, con una nota a firma congiunta di Amati, Sergio Clemente e Ruggiero Mennea, il gruppo di Azione è ritornato sul tema.
«Soldi e tempo persi per i nuovi ospedali di Andria, Maglie-Melpignano e monoblocco di Foggia: e noi politici che facciamo? Litighiamo tra noi, a caccia del colpevole, finendo per scagionare i veri colpevoli: i burocrati e le burocrazie sanitarie – scrivono i calendiani – .Basta prendere i verbali della I Commissione degli ultimi otto anni per cogliere, nero su bianco, i motivi dei ritardi, composti da omissioni, inerzie, sottovalutazioni e una particolarità raccapricciante: nelle burocrazie non si usa il calendario gregoriano e nemmeno il più vecchio calendario giuliano, perché le cose da fare si promette di farle sempre dopo e soprattutto dopo le feste», dichiarano i tre consiglieri. «Noi disponiamo di una proposta di soluzione, risolto il problema della proroga della data di scadenza: accentramento in capo alla Regione delle funzioni di stazione appaltante, meglio sarebbe sull’istituenda AziendaZero, e rastrellamento di tutti i fondi disponibili e non ancora utilizzati per l’edilizia sanitaria e ospedaliera. Siamo ovviamente pronti, conti alla mano, a fornire i dettagli», concludono Amati, Clemente e Mennea.