È fissato per il 12 giugno il vertice di maggioranza in Regione Puglia all’indomani di tensioni e mal di pancia emersi dopo i ballottaggi. I gruppi civici che fanno capo al presidente Emiliano hanno chiesto l’apertura di una verifica politica per rilanciare l’azione di governo ma, soprattutto, per pianificare le prossime scadenze elettorali, a partire dal 2024 con le elezioni Europee e le comunali di Bari e Foggia.
La lista Con e Per la Puglia vogliono mettere i puntini sulle i con il Pd dopo le vittorie inanellate alle amministrative. Un avvertimento al Pd, azionista di maggioranza del centrosinistra pugliese, dopo i risultati non proprio esaltanti in diversi comuni a partire da Brindisi. E proprio la cocente sconfitta nel capoluogo brindisino rischia di creare ulteriori fibrillazioni.
I civici, infatti, hanno chiesto la testa dell’assessore vendoliana all’ambiente Anna Grazia Maraschio espressione di Sinistra Italiana e Verdi. Partiti questi che ricandidando l’uscente Rossi hanno determinato la sconfitta di Fusco, l’economista amico di Conte schierato a Brindisi dall’asse Pd-Cinque Stelle. «È politicamente inaccettabile, ragionano i civici, lasciare al suo posto in giunta regionale un assessore esterna, peraltro senza consiglieri a sostegno, che di fatto ha favorito senza colpo ferire il risultato negativo del centrosinistra su Brindisi».
Stessa richiesta, peraltro, è arrivata dal M5S che chiede al Pd, ma anche al governatore, di affrontare la questione. A surriscaldare gli animi ci sono anche le scelte dei futuri candidati sindaco di Bari e Foggia e dei sei aspiranti presidenti provinciali. Postazioni che fanno gola politicamente considerando che le aree metropolitane e gli stessi comuni sono di fatto gli unici beneficiari che gestiranno direttamente i finanziamenti del Pnrr. Di qui l’apertura di un braccio di ferro con i civici a caccia di almeno un paio di candidati provinciali.
Intanto sul fronte delle comunali a Bari le liste civiche si vedranno lunedì 5 giugno per aprire un tavolo di confronto con l’obiettivo di individuare un candidato da opporre al Pd. Attualmente in corsa ci sono un paio di assessori della giunta Decaro, in particolare Paola Romano, area Shlein, e Pietro Petruzzelli. I movimenti civici potrebbero optare per un candidato di bandiera e, nel caso, sono disponibili a tenere le primarie per arrivare ad una scelta unitaria. Si vedrà.
Nel frattempo anche nel centrodestra pugliese si muove qualcosa in vista delle future scadenze elettorali. Dopo le affermazioni su Brindisi ed in altri comuni i partiti dell’alleanza vogliono cominciare a sondare la situazione. Non si esclude che la scelta del candidato governatore avvenga all’interno dei partiti con tre possibili primi scelte. In particolare l’onorevole di Forza Italia Mauro D’Attis, colui che ha scelto il candidato vincente a Brindisi, il sottosegretario alla Salute di Fratelli d’Italia Marcello Gemmato il vice ministro per la giustizia Francesco Paolo Sisto sempre di Forza Italia. Questa potrebbe essere la griglia di partenza anche se siamo solo all’inizio della corsa alla candidatura considerando che le regionali potrebbero tenersi nel 2026, un anno in più rispetto alla scadenza naturale.