Ex Ilva, Turco: «I fondi per la decarbonizzazione già c’erano, dal governo racconti fantasiosi»

«In queste ore assistiamo alla rivendicazione da parte di Fitto e compagnia del miliardo destinato alla decarbonizzazione dell’ex Ilva, ricavato proprio nelle more del Pnrr. Al ministro andrebbe ricordato che quello stanziamento c’era già prima che il Pnrr finisse nelle sue mani, ma è stato pressoché azzerato per foraggiare ArcelorMittal che a rendere l’acciaieria più sostenibile dal punto di vista ambientale non ha mai avuto interesse». Lo afferma il senatore Mario Turco, vicepresidente del Movimento 5 stelle e coordinatore pentastellato del Comitato Economia, Lavoro e Impresa.

Turco parla di «uno sconfortante gioco delle tre carte sul Pnrr: prima Fitto taglia 13 miliardi, rinunciando anche a parte dei contributi a fondo perduto. Poi, per coprire i progetti definanziati, si vanno a prosciugare i Fondi di Sviluppo e Coesione, sottraendo risorse basilari soprattutto per le regioni del Meridione. Una giravolta di fondi tutt’altro che a somma zero, un vero gioco delle tre carte».

Il senatore del Movimento 5 stelle evidenzia che «la decarbonizzazione dell’ex Ilva resta per ora un romanzo di fantasia: non c’è un progetto, una rotta, nulla di concreto. In compenso ci sono le aziende dell’indotto del polo siderurgico che attendono di sapere se e come verranno pagati i crediti che hanno maturato, visto che Urso, l’altro ministro specializzato nella vendita di fumo, finora non ha detto nulla in merito. Migliaia di lavoratori vivono con un spada di Damocle a un centimetro dal capo: questa è l’amara verità».

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