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Ex Ilva, Emiliano: «Nazionalizzazione? Decaro è d’accordo con me. La legge di bilancio aiuti Urso a risolvere la vicenda»

Sulla nazionalizzazione dell’ex Ilva è Antonio Decaro «a essere d’accordo con la mia proposta». Lo ha affermato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, parlando con i giornalisti a margine della presentazione della Casa del Made in Italy a Bari, a cui ha partecipato anche il ministro Adolfo Urso.

«Sono contento – ha aggiunto il governatore pugliese – che [Decaro, ndr] abbia la mia stessa posizione. Ovviamente la nazionalizzazione è un’operazione estremamente complessa, che può essere realizzata solo all’interno di una gara. Non può essere una nazionalizzazione per decreto, non può essere un esproprio perché sarebbe contrario alle norme europee, però sicuramente è una delle possibili soluzioni», ha aggiunto.

Emiliano ha poi assicurato «al ministro la mia piena collaborazione, mi auguro che tutti collaborino perché anche nella legge di bilancio forse bisognerà fare qualche intervento per dare una mano per risolvere la vicenda, che è molto complessa».

In riferimento allo stabilimento siderurgico di Taranto, Emiliano ha evidenziato come «la decarbonizzazione dell’impianto sia la soluzione migliore, ma non è un miracolo che risolve ogni contraddizione, è la migliore delle soluzioni possibili. Il ministro – ha spiegato il governatore – continua a lavorare e a tenermi informato e di questo non posso che ringraziarlo. Mi auguro che tutto il Parlamento, e io in questo posso assicurare la piena collaborazione anche del Partito democratico, possa trovare la soluzione migliore per aiutare il ministro, la Regione e soprattutto i tarantini, sia lavoratori sia cittadini, a uscire da questa vicenda in modo da risolvere il problema del lavoro, dell’industria ma soprattutto della salute».

Emiliano ha anche commentato le affermazioni del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, secondo il quale il candidato governatore progressista Antonio Decaro avrebbe «disconosciuto» l’eredità dell’attuale presidente.

«Non credo che ci sia alcun disconoscimento», ha detto Emiliano: «Mi pare – ha concluso – che Decaro abbia detto che se non ci fossimo stati io, e ovviamente tutti gli altri che lo hanno preceduto, lui non sarebbe qui. Mi pare una dimostrazione di rispetto verso il passato».

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