Europee, 3,2 milioni di pugliesi alle urne: il voto che guarda ai futuri scenari regionali

Alle 15 di oggi pomeriggio si aprono, per la prima volta di sabato, le urne. Al voto per il rinnovo del Parlamento europeo sono chiamati oltre 373 milioni di elettori dei 27 Stati membri dell’Unione; tra questi più di 47 milioni sono italiani, compresi oltre tre milioni e duecento mila pugliesi e quasi mezzo milione di lucani.

Gli scenari

Le ipotesi che circolano alla vigilia della conta concordano sulla possibile conferma dell’alleanza tra Partito popolare, socialista e liberali di Renew, tanto che nelle ultime ore si è diffusa l’ipotesi che al vertice della prossima Commissione europea possa essere rieletta l’attuale presidente Ursula Von der Leyen. Di conseguenza, l’interrogativo principale è su cosa farà Giorgia Meloni, presidente anche di Ecr i conservatori europei, se resterà all’opposizione oppure, viste le ottime relazioni con la leader tedesca, se farà entrare l’annunciata, stando ai sondaggi, nutrita pattuglia di europarlamentari di Fratelli d’Italia in coalizione, anche con i socialisti, nonostante il “mai”, ripetuto dalla premier italiana durante la campagna elettorale.

Le candidature

L’interrogativo riguarda molto da vicino la Puglia: questo perché non è remota l’ipotesi che a rappresentare la Regione all’Eurocamera possa essere eletto più di un candidato di destra. In pole ci sono i consiglieri regionali di Fdi Michele Picaro e Francesco Ventola, alfieri dei dioscuri locali del partito il sottosegretario alla salute Marcello Gemmato e il ministro per gli affari europei e per il sud Raffaele Fitto. Anche l’uscente Chiara Gemma, spinta dalla stessa Meloni, potrebbe staccare il ticket per il ritorno all’europarlamento. Di conseguenza, in base alle decisioni dei vertici di Fdi si saprà se i possibili eletti pugliesi saranno parte della maggioranza o, invece, dovranno accontentarsi di essere minoranza in un’assemblea dove i rapporti tra i gruppi non sono per nulla muscolari, come accade in Italia, ma sono contraddistinti dalla mediazione e soprattutto dalle relazioni. Il dubbio, invece, non si pone per Antonio Decaro, numero due della lista del Pd, e quindi prossimo iscritto, se le previsioni verranno rispettate, nel gruppo del Pse, il quale se dovesse ottenere un numero nutrito di preferenze potrebbe recitare un ruolo importante nell’assemblea che sarà affidata con ogni probabilità, sempre se dalle urne continentali non dovessero venir fuori rapporti inediti tra le forze politiche in corsa, alla guida della maltese Roberta Metzola per la prima metà del mandato. Anche per l’altro uscente pugliese, Mario Furore, candidato di punta del Movimento 5Stelle, il ritorno a Strasburgo lo vedrebbe come oggi nel gruppo dei non iscritti. Forza Italia e Lega riversano le speranze regionali in Laura di Mola, l’ex europarlamentare Marcello Vernola, voluto in lista dallo stesso Antonio Tajani, Laura De Marzo e il consigliere regionale Paolo Dell’Erba i berluscones e in Roberto Marti il Carroccio.

Il futuro

Insieme al futuro del nuovo assetto dell’Unione le europee sono diventate il test in vista delle regionali del prossimo anno. Infatti, tra i più papabili eletti ci sono due aspiranti governatori: lo stesso Decaro, per la successione a Michele Emiliano, e Ventola che dietro le quinte degli incontri in campagna elettorale non ha fatto mistero dell’ambizione se dovesse esserci un risultato importante. Un elemento provato dal dinamismo dello stesso Fitto che ha condotto Francesco Ventola quasi per mano durante tutta la campagna elettorale, non solo in Puglia.

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