Cala il gelo fra il governatore Emiliano ed il sindaco Decaro all’indomani dell’intervista televisiva a Telenorba in cui Emiliano lo ha di fatto candidato alla Regione. Un’investitura dall’alto che Decaro non avrebbe gradito. Il capo dell’Anci fa un ragionamento diverso e, come ha confidato ai suoi, punta ad arrivare gradualmente alla candidatura regionale. Usare, cioè, gli “arnesi tradizionali” della politica aprendo un sano confronto interno alla coalizione di centrosinistra e la successiva ratifica dell’apertura dei gazebo per le primarie.
Il tutto mentre resta altissima la tensione nella maggioranza alla regione Puglia. Lunedì 3 ottobre ci sarà una prima riunione degli alleati presieduta da Emiliano. Nello stesso giorno è stato convocato il gruppo dei Cinque Stelle cui il governatore è pronto a riconoscere, dopo il successo alle politiche, un ulteriore ruolo di responsabilità nel governo regionale verosimilmente con un secondo assessorato. Ma sul punto il gruppo regionale grillino ha un’opinione diversa. A dettare la linea è il vicepresidente del consiglio Cristian Casili che all’Edicola del Sud anticipa le carte da calare sul tavolo del vertice di maggioranza: «Non siamo interessati alle poltrone, ma a riprendere un confronto serio con Emiliano basato su temi concreti. Una piattaforma condivisa che per noi rappresenta il vero obiettivo da raggiungere in vista della costruzione di un fronte progressista in opposizione al governo delle destre». Un progetto ambizioso che i consiglieri del M5S hanno già messo nero su bianco. «Abbiamo preparato un’agenda programmatica – spiega Casili – condivisa con il presidente Conte. All’interno sono inseriti una decina di punti da sviluppare che sottoponiamo all’attenzione del governatore Emiliano. A partire dal pacchetto energia e dal reddito energetico che va potenziato per combattere questa fase di crisi acuta, le speculazioni, la chiusure di attività salvando le famiglie sul lastrico. Al momento la regione Puglia ha investito sei milioni di euro sul reddito energetico per favorire l’installazione di impianti domestici per le famiglie povere con 1300 domande pervenute di cui 1000 soddisfatte. Ora c’è bisogno di rafforzare la misura ed estenderla il più possibile. A seguire l’attuazione del Piano per la medicina territoriale da 655 milioni di euro basato su ospedali e case di comunità per creare un modello assistenziale più leggero e vicino ai cittadini in grado di abbattere le liste d’attesa. A ciò si aggiunge la nostra proposta per l’infermiere di famiglia e la richiesta di un potenziamento delle politiche sociali a 360 gradi aumentando assegni di cura, reddito di dignità ed ogni misura utile a fronteggiare l’aumento della povertà e le condizioni di deprivazione di larghi strati della popolazione pugliese».
E così se Emiliano condividerà l’agenda dei Cinque stelle l’alleanza sarà ulteriormente rafforzata con l’eventuale coinvolgimento dei grillini nel rimpasto o nel discorso delle nomine in enti ed agenzia partecipate. Un percorso che nasce dalla Puglia, ma che potrà riverberarsi a livello nazionale nella vicenda del congresso Pd che potrebbe prendere spunto dall’agenda dei Cinque stelle pugliesi per avviare un patto nazionale del fronte progressista.