Il governatore Michele Emiliano rompe gli indugi e all’indomani del risultato del voto disegna il futuro politico della Puglia e di Bari. L’annuncio a sorpresa durante un’intervista rilasciata al direttore del Tg Norba Enzo Magistà. Incalzato sugli scenari post 2025, anno di scadenza del mandato regionale, Emiliano è esplicito e diretto come mai in passato: «Il sindaco di Bari Antonio Decaro secondo me è pronto per fare il presidente della Regione, non ci sono problemi di successione, tutti sono tranquilli». Una candidatura a tutti gli effetti attraverso un’investitura diretta di Emiliano che, interpretando il suo pensiero, dovrebbe scongiurare la trafila di trattative di coalizione, primarie e quant’altro per arrivare al candidato del centrosinistra.
Sarà così? Al momento Decaro resta in silenzio, ma non sembra condividere l’impostazione e, stando a quanto dal suo staff, preferirebbe seguire il percorso tradizionale di un confronto interno con gli alleati e nel caso con l’opzione delle primarie laddove vi fossero più candidati. Anche perché, prima della scadenza del mandato regionale, un anno prima nel 2024 finisce il quinquennio al Comune di Bari. Anche su questo punto Emiliano dice la sua immaginando il quadro. «Saranno elezioni molto complicate per Bari in quanto non abbiamo ancora la figura di un candidato che possa succedere a Decaro – lamenta il presidente pugliese con una punta di polemica – Ci troveremo di fronte un centrodestra organizzato, con il governo alle spalle che non ci farà di nuovo il regalo di candidare Fitto. Candideranno personalità importanti con cui fare i conti insieme ai Cinque Stelle, anche loro pronti ad organizzarsi dopo il grande risultato ottenuto».
Emiliano, insomma, è preoccupato per la sfida nel capoluogo dal cui esito, com’è noto, dipenderanno le regionali. Non a caso sollecita «la ricerca di un’alleanza con i Cinque Stelle e chiede al Pd di non assumere il ruolo di padre padrone ma di alleato coscienzioso che tiene dentro tutti», l’esatto contrario del “modello Letta”. Poi il passaggio sul futuro politico personale. Il mandato regionale si chiuderà in anticipo, nel 2024, per consentire la candidatura del governatore alle europee? «Non credo – replica Emiliano – che i consiglieri regionali accettino di tornare a casa un anno prima. Se qualcuno per motivi tattici pensa di fare un election day nel 2024, deve chiedere il permesso agli eletti regionali di tutti i partiti, a partire dal centrosinistra». E allora il governatore in carica cosa farà nel 2025, il nonno felice? «Il mio ruolo l’ho svolto – chiarisce – dopo 20 anni una persona come me può dire che quello che doveva fare l’ha fatto. Posso chiedere altro ai pugliesi? Io credo di no, dopodiché, se avranno bisogno di me, qualcuno me lo verrà a dire».