Il governatore Michele Emiliano dichiara guerra al ministro Raffaele Fitto chiamando a raccolta i partiti di maggioranza alla Regione Puglia. Nel vertice tenuto ieri in presidenza, Emiliano ha chiesto massima coesione nella battaglia contro il governo nazionale che ha messo nel mirino la Puglia. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è l’annunciato commissariamento dei Giochi del Mediterraneo di Taranto, ma in primo piano c’è il “lucchetto” messo da Roma ai fondi di sviluppo e coesione, una partita da circa quattro miliardi di euro che la Regione reclama per completare le infrastrutture sull’acqua. A ciò si aggiungono i soldi incagliati del Pnrr che Roma vorrebbe accentrare e controllare dall’alto, ma anche il sottofinanziamento del fondo sanitario nazionale.
I capigruppo e i consiglieri di maggioranza (Pd, Movimento Cinque Stelle e liste civiche) sono stati concordi nella necessità di aprire una “vertenza Puglia” con il governo nazionale su alcune tematiche di interesse generale dei pugliesi. Di qui la scelta di approvare, nel prossimo Consiglio regionale di martedì prossimo, una mozione urgente a firma dell’assessore allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci che rivendica l’immediato sblocco dei fondi europei assegnati. «Non possiamo più tacere – ha spiegato Emiliano – La Puglia, in un quadro di emergenza idrica nazionale, è tra le regioni più virtuose nel risparmio di acqua. E il governo nazionale deve farsi parte diligente potenziando il finanziamento delle infrastrutture necessarie. Noi siamo pronti a varare nuovi invasi, condotte, dissalatori». «Inoltre – continua Emiliano – con il Governo va aperta una vertenza sul finanziamento della sanità: la Puglia, come molte Regioni del Sud, finanzia di fatto la sanità del Nord perché nel Nord non ci sono i tetti di spesa che qui limitano sia la sanità pubblica che quella privata». Quanto agli eventi sportivi, il governatore ha osservato che «il Governo blocca la spesa per i Giochi del Mediterraneo a Taranto, mentre sui giochi olimpici invernali di Milano-Cortina dimostra maggior interesse, anche cambiando il management a seconda delle necessità politiche». Scontata la conclusione: «Il governo – conclude Emiliano – deve prendere atto che la Puglia riesce a spendere presto e bene i fondi comunitari ed è pronta ad aiutare i Comuni per le progettazioni e la spesa del Pnrr. Impedire di spendere i fondi significa sabotare l’economia pugliese e del Mezzogiorno. Su questi temi c’è armonia in maggioranza e lavoreremo insieme per raggiungere tutti i risultati previsti dal programma di governo».
Nel corso del vertice s’è parlato anche delle amministrative e dei 51 Comuni al voto. Emiliano è intervenuto sul caso Brindisi, dove il sindaco uscente Riccardo Rossi potrebbe ricandidarsi contro il centrosinistra con l’appoggio di Sinistra Italiana e Verdi: uno “schiaffo” che potrebbe costare l’assessorato alla vendoliana Anna Grazia Maraschio se non farà nulla per far ritirare la candidatura di Rossi. Emiliano ha poi aggiunto che Azione, il partito di Carlo Calenda, sarà fuori da tutte le alleanze come richiesto da Emiliano. S’è affrontato anche la questione dei laboratori d’analisi e della scelta di costituirsi dinanzi alla Corte Costituzionale nonostante siano scaduti i termini per il ricorso.