«È una giornata importante perché è la prima volta che le Regioni danno vita ad una loro grande festa per celebrare il senso di questa istituzione». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia e vice presidente della Conferenza delle Regioni, Michele Emiliano, che oggi è a Milano per partecipare a “L’Italia delle Regioni”, il primo Festival delle Regioni e delle Province autonome.
«Si discute – ha proseguito Emiliano – se le Regioni debbano avere più poteri. Noi siamo dell’idea che non c’è nulla di male se si decide che tutte le Regioni possano avere più poteri: ne parleremo alla presenza del Presidente della Repubblica, che assieme al Parlamento deve decidere come questa grande storia debba andare avanti. Le Regioni, in maniera ordinata e un po’ sommessa, hanno sempre lamentato di non vedere riconosciute nel Pnrr quelle capacità di coordinamento della spesa, che avrebbero potuto consentire di mettere insieme fondi nazionali, fondi regionali, fondi europei ordinari, più il Pnrr. Questa regìa oggi viene effettuata direttamente dai ministeri, salvo alcune eccezioni come la telemedicina. E i ministeri, con tutto l’affetto e il rispetto, non hanno mai funzionato particolarmente bene. Lo Stato centrale è sempre in affanno, ed è inevitabile che sia così».
Le Regioni, ha sottolineato Emiliano, «sono nate proprio per diminuire la burocrazia, non per aumentarla. La sfida vera che le Regioni, insieme allo Stato, hanno davanti è la burocrazia zero, ovvero abbassare il livello dei controlli per rendere veloci le procedure, ma non fino al punto di rendere facile la vita di chi viola la legge o vuole abusare della propria posizione dominante a svantaggio del territorio e dei diritti».
La Puglia, ha sottolineato il governatore, «oggi presenta un record importante: siamo la prima Regione europea per la capacità di spesa dei fondi. È importante anche perché smentisce un luogo comune, cioè che il Mezzogiorno non sia capace di spendere i fondi. Almeno per quanto riguarda la Puglia, questo non è vero: dunque siamo di buon auspicio per tutte le Regioni che vogliono più poteri per rendere il Paese più efficiente».
La prima giornata si sta svolgendo nel Palazzo Lombardia, con i saluti di apertura del presidente Attilio Fontana, la relazione del presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, alla presenza dei ministri Roberto Calderoli, Raffaele Fitto, Antonio Tajani e un video collegamento con il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro Matteo Salvini.
Nel pomeriggio anche cinque tavoli tematici di lavoro a cui prenderanno parte i presidenti e gli assessori regionali, gli stakeholders nazionali e dei territori che lavoreranno seguendo un comune filo conduttore verso uno sviluppo nazionale equilibrato che deve necessariamente tenere conto delle piattaforme territoriali.
I temi individuati sono: Le Regioni e le reti; il modello dell’urbano – regionale; welfare ed equilibri sociali: lavori, salute, formazione, demografia; terra e territorio: l’ambiente; geopolitica, Europa e PNRR.
La seconda giornata, domani 6 dicembre in programma nella Villa Reale a Monza, si aprirà con gli interventi di Michele Emiliano e Massimiliano Fedriga, e vedrà la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il Festival è trasmesso in streaming sul sito della Conferenza delle Regioni http://www.regioni.it e sui canali social.