Fronte unico con Movimento Cinque Stelle, forze civiche e sinistra ambientalista. E, ovviamente, opposizione dura e pura al «pericoloso» ddl sull’autonomia differenziata che il ministro Calderoli sta portando avanti «forzando la Costituzione» e «scavalcando Regioni e Parlamento». A leggerle, certe parole sembrerebbero pronunciate dal presidente pugliese Michele Emiliano, convinto sostenitore del “campo largo” e strenuo oppositore del progetto di regionalismo sostenuto dal governo Meloni. A pronunciarle, invece, è stata Elly Schlein, neo-segretaria del Partito democratico, ieri a Firenze per la manifestazione antifascista indetta dai sindacati in difesa della scuola e della Costituzione.
Il corteo, al quale si sono unite circa 10mila persone, ha offerto l’occasione per capire la traiettoria che il nuovo corso del Pd intende seguire. Dietro l’angolo sembra esserci la riproposizione dell’alleanza giallorossa che ha sostenuto il governo Conte 2 per poi andare in frantumi qualche settimana prima delle elezioni di settembre: una frammentazione che ha contribuito non poco al trionfo della destra guidata dalla premier Giorgia Meloni. In questo senso, Schlein sembra aver fatto propria la “dottrina Emiliano”, cioè quella che sostiene l’unità di tutte le forze di sinistra e governa la Puglia ormai da anni. «Sono molto felice che ci sia una grande delegazione del Pd, che ci sia qui il M5s, che ci siano qui altre forze civiche e della sinistra ecologista – ha detto Schlein che si è intrattenuta col leader pentastellato Giuseppe Conte e col segretario della Cgil Maurizio Landini – Dobbiamo lavorare insieme, sia in Parlamento che nel Paese, per organizzare un’opposizione».
Inevitabile un passaggio sul ddl Calderoli che ha recentemente incassato l’ok da parte della Conferenza delle Regioni: «Ci sono Regioni che hanno votato contro l’autonomia differenziata, mentre Comuni e Province hanno mostrato delle gravi criticità – ha aggiunto Schlein – Quindi il ministro sta forzando la Costituzione. Il governo vuole continuare ad aumentare le diseguaglianze territoriali che il Sud e le aree interne e montane di questo Paese hanno già pagato abbastanza. Noi saremo in tutti i luoghi dove occorre invece contrastare le diseguaglianze sociali, territoriali, di genere e generazionali». Infine la promessa: «Difenderemo la Costituzione – ha concluso Schlein -a dispetto a questo disegno pericoloso di autonomia differenziata che Calderoli, forzando, sta portando avanti scavalcando Regioni e Parlamento».