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Elezioni in Toscana, Giani presidente della Regione: con oltre il 54% vince il centrosinistra

Alle elezioni regionali in Toscana del 12 e 13 ottobre, con un’affluenza in forte calo (47,73%, minimo storico), il candidato del “campo largo”, Eugenio Giani, si riconferma presiedente della Regione con il 54,6%. Secondo le proiezioni Opinio Italia per Rai, Alessandro Tomasi, in corsa con il centrodestra si ferma al 40,6%, mentre Antonella Bundu (Toscana Rossa) resta sotto la soglia di sbarramento.

Giani, governatore uscente, ha quindi consolidato la leadership del centrosinistra in una regione considerata storicamente “rossa”, nonostante la flessione della partecipazione al voto. In caso di conferma dei dati, al “campo largo” spetteranno almeno 24 seggi in Consiglio regionale.

Ai seggi il 47,73% degli elettori, il dato più basso di sempre

In Toscana ha votato il 47,7% degli aventi diritto. Il dato è definitivo. Si tratta dell’affluenza più bassa nella storia delle elezioni regionali in Toscana. Il precedente record negativo riguardava la tornata elettorale del 2015 quando votò il 48,28% degli aventi diritto e venne eletto per la seconda volta alla guida della Regione Enrico Rossi. Nel 2020, quando venne eletto per la prima volta Eugenio Giani, aveva votato il 62,60% degli aventi diritto. Il dato è in netto calo (-14,87%) rispetto alla precedente tornata elettorale del 2020, quando si era recato ai seggi il 62,60% degli aventi diritto.

Dato dell’affluenza in calo in ciascuna delle dieci province toscane. Il dato più alto si è registrato in provincia di Firenze, 52,63% (66,47% nel 2020); sopra il 50% il dato anche nelle province di Prato (50,82%) e Pisa (50,18%). Seguono Siena (49,07%), Pistoia (49,07%), Arezzo (47,77%), Grosseto (44,93%), Livorno (42,30%) e Massa-Carrara (40,80%); il dato più basso in provincia di Lucca, 40,42%, in calo di 16 punti percentuali rispetto al 56,65% del 2020. 

Le dichiarazioni di Eugenio Giani

Eugenio Giani in conferenza stampa, sottolinea il distacco che almeno le proiezioni e gli exit poll danno rispetto al candidato del centrodestra e la riaffermazione del centrosinistra in Toscana:

«È evidente che questo è un dato che si è caratterizzato in modo uniforme su tutta la regione. Però, ad esempio, anche il numero dei votanti, che poi alla fine sono stati sostanzialmente il 48%, esattamente come 10 anni fa. Quindi, quando si fa riferimento a dieci anni fa o a cinque anni fa, si votavano sei regioni per il referendum, ed è incomparabile rispetto a una fase come questa, in cui si votava solo in Toscana. Conseguentemente, l’attenzione anche dei media nazionali non era certo quella di indicare le caratteristiche, i modi e le possibilità per votare».

«La Toscana ha avuto una percentuale che sostanzialmente è quella che avevamo anche dieci anni fa. In questo contesto, vedere anche come la mia città, la provincia in cui vivo, Firenze, è stata quella fra le dieci province toscane in cui si è votato di più, oltre il 50%, e il mio comune, Sesto Fiorentino, è quello che ha raggiunto quasi il 60%, lo indico anche con un effetto che ha portato un consenso personale. Devo dirvi che sono veramente felice perché tutte e quattro le liste che mi hanno sostenuto possano davvero dare e avere oggi una distrazione».

«Sono molto felice del risultato del Partito Democratico, che va oltre il 35%. Dobbiamo ancora verificare fino in fondo, ma è un risultato importantissimo sul piano nazionale. Bene la lista “Giani Presidente – Casa Riformista”, che in questo momento, dai dati, va addirittura oltre l’8%, immaginabile un bellissimo risultato. Bene AVS, che si colloca in quella posizione di incontro tra le anime di sinistra e quella verde, che lo porta ben oltre il 6%, quindi un risultato che conferma la positività di questa lista».

«Devo dire bene anche il Movimento 5 Stelle, considerando una percentuale che va circa al 5%, considerando anche il modo, se vogliamo anche molto dialettico, con cui si era arrivati ad aderire alla mia lista. Insomma, lo ritengo un risultato importante. Devo dire che vedo un bel risultato di Antonella Mundo e, per quello che mi riguarda, è un pluralismo che esprime positivamente la vitalità del consiglio che avremo».

«Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato, perché è evidente che io, da questo momento, mi sento il presidente di tutta la Toscana, e quindi il mio sarà un lavoro di dialogo con tutti, anche con Alessandro Tommasi, con il quale il dibattito è sempre stato caratterizzato da spirito costruttivo e di proposta. Ritengo che il centro-sinistra, il cosiddetto “Campo Largo”, sia vincente. Anche perché poi il presidente deve interpretare tutta la Toscana».

«Da un punto di vista di visione, sento che il lavoro fatto in questi cinque anni è stato importante, con iniziative protagoniste a livello nazionale. Pensate agli asili nido gratis, alla legge che ha caratterizzato il fine vita medicalmente assistito, pensate al ruolo che abbiamo dato sulla sanità».

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