La capolista al Senato in Puglia di Europa Verde e Sinistra Ilaria Cucchi sa di essere un simbolo. La sua cifra politica si caratterizzerà tutta sui diritti di chi è ai margini. Nell’incontro organizzato a Foggia, dopo la visita delle cooperative sociali antimafia di Cerignola e Orta Nova, dalla federazione locale guidata da Mario Nobile, Cucchi, insieme alle candidate territoriali Stefania Russo e Caterina Marini, ha evidenziato di voler portare in Parlamento le istanze dei deboli e degli esclusi della società. Il carcere e le condizioni carcerarie sono al centro della sua scelta politica e della sua candidatura. Ad ascoltarla tutti i militanti e dirigenti. Da Fabrizio Cangelli e Innocenza Starace dei Verdi a Fedele Cannerozzi, Gianfranco Piemontese e il professore e giuslavorista Marco Barbieri autore della proposta di legge sul salario minimo avanzata come primo firmatario dall’onorevole Nicola Fratoianni. Tanti i giovani del Circolo Arcigay Le Bigotte insieme alle femministe della differenza del Circolo La Merlettaia.
«Non ho ancora incontrato i vertici del carcere di Foggia, so quali sono i problemi dell’istituto penitenziario foggiano, ma voglio lavorare sulla situazione carceraria di tutte le case circondariali di Italia, che vivono le stesse problematiche. Le istanze dei detenuti saranno con me in Parlamento», ha detto senza mezzi termini. Ilaria Cucchi crede in una Italia diversa, alternativa. Glissa sull’alleanza con i dem. Il patto rossoverde non avrebbe avuto più appeal con il Movimento 5 Stelle, secondo lei, a differenza di quanto espresso dalla candidata di Bovino. «Le nostre idee potranno spostare l’asse di alcune azioni parlamentari del Pd e di alcune leggi come il Jobs Act. Siamo noi quelli che rappresentano i veri valori ambientali e di sinistra», è stato il commento. Il salario minimo è oggi il cavallo di battaglia dell’alleanza elettorale. Come di legge nel progetto di legge è in ballo la definizione certa, eguale per tutti i rapporti di lavoro e cogente del trattamento economico, che integra la previsione costituzionale della retribuzione proporzionata e sufficiente per i lavoratori subordinati, come pure per i rapporti di lavoro diversi da quello subordinato. Salario minimo significa garanzia dell’applicazione del contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative e garanzia dell’adeguatezza nel tempo del trattamento economico complessivo che costituisce retribuzione proporzionata e sufficiente, Individuare un minimo legale, inderogabile anche dalle parti sociali, secondo Barbieri che ha scritto la proposta di legge, «eviterà che proprio i settori più fragili e poveri del mondo del lavoro, nei quali è più debole il potere contrattuale delle organizzazioni sindacali, possano vedersi fissate retribuzioni contrattuali collettive non conformi, come talvolta ha riconosciuto anche la giurisprudenza, al requisito costituzionale di una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro prestato e in ogni caso sufficiente ad assicurare al lavoratore e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa». Altro tema forte di Cucchi è della tassazione degli extra profitti delle aziende energivore: «La nostra lista è contro il nucleare, abbiamo avuto due referendum popolari contro questa visione. Per ben due volte abbiamo detto no».