In Capitanata Manfredonia e San Severo erano le località più attese in questa elezione, con la prima che prova a mettersi alle spalle le vicende, prima, del commissariamento per scioglimento antimafia, e dopo la fine anticipata dell’amministrazione guidata da Gianni Rotice.
La tendenza
Manfredonia si esprime in linea con le tendenze elettorali che hanno caratterizzato le europee. Tuttavia, per conoscere chi sarà il nuovo sindaco bisognerà aspettare il ballottaggio tra Domenico La Marca, giunto primo nello spoglio con oltre il 46 per cento dei consensi, e Ugo Galli fermo al 25. Niente da fare, invece, per l’ex parlamentare del Movimento 5Stelle, nonostante l’aiuto degli stessi pentastellati locali, Antonio Tasso, che non va oltre il 17 per cento dei consensi. Così come fuori dalla partita il candidato dell’ex sindaco Gianni Rotice, Vincenzo Distaso, che si ferma al 10. Spetterà ora a Mario Furore, fresco di rielezione al Parlamento europeo, che nel suo ruolo di coordinatore provinciale dei 5Stelle, dovrà convincere in dirigenti locali ad aderire al centro sinistra. Intanto è da registrare il buon risultato del Pd che a Manfredonia ritrova i suoi tre esponenti principali: Michele Bordo, Paolo Campo e Angelo Riccardi con La Marca.
Nell’Alto Tavoliere
A San Severo il candidato del centro sinistra, Angelo Masucci, dopo aver galleggiato vicino al 50 per cento dei consensi deve fermarsi a circa il 46 per cento e andare al ballottaggio con la candidata Lydia Colangelo che si attesta intorno al 23 per cento.
Nella città di San Pio
San Giovanni Rotondo sorride al candidato pentastellato, Filippo Barbano, che forte dei 37 per cento dei consensi sfiderà tra 15 giorni il sindaco uscente Michele Crisetti, sostenuto da Pd e Con ma anche da Italia Viva. Delude il risultato di Floriana Natale del centro destra.