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Elezioni, Boccardi (Fi): «Sinistra divisa, noi pronti a governare»

Senatore Michele Boccardi, parlamentare uscente di Forza Italia nel collegio due della Puglia, fra pochi giorni saranno presentate liste e candidati: lei sarà confermato? «C’è un clima positivo, siamo convinti di ottenere un buon risultato, i cittadini ci premieranno confermando la tradizione positiva alle politiche. Il nostro segretario regionale Mauro D’Attis è in stretto contatto…

Senatore Michele Boccardi, parlamentare uscente di Forza Italia nel collegio due della Puglia, fra pochi giorni saranno presentate liste e candidati: lei sarà confermato?

«C’è un clima positivo, siamo convinti di ottenere un buon risultato, i cittadini ci premieranno confermando la tradizione positiva alle politiche. Il nostro segretario regionale Mauro D’Attis è in stretto contatto con Roma, fra qualche giorno il cerchio sarà chiuso».

Il centrodestra è in vantaggio nei sondaggi, ma è chiusa davvero la partita con Letta?

«Non sono scaramantico, ma commento ciò che vedo. Letta offre agli italiani una coalizione elettorale “contro”, non per governare: è stato lui stesso ad ammettere che il patto fra il Pd e gli alleati non è per governare, ma punta solo a impedire al centrodestra di governare. Noi siamo una coalizione di proposta fatta di idee e programmi condivisi, non ci sono divisioni e abbiamo pochi punti chiari, semplici e fattibili».

In Puglia che risultato vi aspettate, dopo il disastro delle amministrative?

«Dobbiamo tornare nei territori, ascoltare maggiormente e mobilitare più convintamente l’elettorato, ma credo che questa campagna elettorale sia uno spartiacque. Dal 26 settembre comincerà il riscatto del centrodestra pugliese, convinti di poter tornare competitivi dappertutto, dai comuni più piccoli a tutti i capoluoghi di provincia, fino a vincere le regionali nel 2025».

Eppure i vostri avversari vi vedono come “zombie” al confronto del buon governo di amministratori illuminati come Decaro ed Emiliano che vi ha pure sfilato tanti esponenti…

«Non ho mai visto con simpatia la politica trasformistica. È giusto cambiare partito quando ci sono mutamenti nei propri convincimenti politici e ideali, ma molti salti da una parte all’altra sono avvenuti per giochi di potere e carriere personali. E forse non è un caso che molte vicende regionali finiscano in cronaca giudiziaria. Le contraddizioni stanno esplodendo e il centrosinistra in Puglia sta facendo i conti con la questione morale dopo averla usata come una clava per colpire gli avversari».

Già, ma la Puglia è la sesta meta turistica nel mondo, un risultato non da poco…

«Il dato è positivo, ma mi sembra un risultato più subito che cercato in quanto mancano programmazione, investimenti, potenziamenti di infrastrutture e servizi. La Regione non è attrezzata, sembra che viva il boom turistico come qualcosa di casuale. Invece si dovrebbe fare in modo che il turismo non sia un accidente, ma frutto di una strategia di destagionalizzazione e allargamento dell’offerta».

Qual è il suo bilancio personale di questa legislatura?

«Sono orgoglioso di aver salvato l’ecobonus e il sismabonus ordinari e il bonus facciate che stanno dando una boccata d’ossigeno all’edilizia. Poi, per le imprese del wedding, c’è lo sblocco di 40 milioni di euro di aiuti stanziati dal Governo nel decreto Sostegni bis varato nel maggio 2021. E, da ultimo, la proroga della quota capitale dei finanziamenti garantiti dallo stato del Cura Italia. Nella prossima legislatura punto a rendere strutturale la decontribuzione per le imprese del Sud e reinserire fino al 31 dicembre 2023 la moratoria per i mutui pregressi al Covid».

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